Abruzzesi a Firenze - Parte terza
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- Categoria: Altre Gare 2010
- Creato Sabato, 11 Dicembre 2010 22:37
- Scritto da Elga Tieri (Fidas Pescara)
Nell’ultimo fine settimana di novembre 2010, la città di Dante ha regalato emozioni intense ai podisti Fidas Donatori Sangue di Pescara e agli amici abruzzesi incontrati in gara. Abbiamo corso i 42 Km in uno scenario di incomparabile bellezza, ma dell’Evento Maratona di Firenze 2010 ci sono piaciuti non solo il percorso, ma anche il pacco gara, gli stand della Firenze Marathon Expò con la presentazione dei top runners del sabato pomeriggio, l’organizzazione del marathon party della domenica sera e il patrimonio architettonico della città che abbiamo visitato con calma il lunedì mattina.
Graditissima e degna di nota anche l’accoglienza dell’oste della trattoria di Colfiorito (PG) dove abbiamo pranzato il giorno prima e il giorno dopo. La domenica, a fine gara è stato facile per noi Fidas raggiungere l’albergo, l’avevamo scelto proprio sul Lungarno della Zecca Vecchia, davanti al punto di deposito zaini. Entro in camera e trovo le facce stravolte e sorridenti di Mario Granito e Pierluigi Pretara, infreddoliti ma soddisfatti per aver concluso in tempi stretti la loro prima maratona. Ma Lorella Bu dov’è? E’ sotto la doccia! Non la sentivo cantare, ma intuivo dai tempi di rientro in hotel, che per lei questa prima maratona era stata un grande successo. Mi confessa di aver pianto all’arrivo per l’emozione intensa provata.
Per me che scrivo, la gara è stata una grande soddisfazione, ho raggiunto l’obiettivo 4 ore nella seconda maratona; ciò che mi ha stupito è che anche a Firenze, come a Roma e nelle gare del Corrilabruzzo, sono stata applaudita ed acclamata dal pubblico e avvicinata dai compagni di gara perché indossavo la maglia dei Donatori di sangue, mi accorgo che la nostra attività di volontariato ci fa trovare amici dappertutto.
Nell’altra stanza Jacopo D’Amico e Massimiliano Ferretti attendono Giancarlo Sprecacenere (Runners Chieti), che arriva esclamando che mentre tagliava il traguardo, il sindaco Renzi era dietro di 1 km. Dice inoltre che dopo vari infortuni, ha ritrovato sensazioni che non riviveva da anni. Massimiliano è contento, ma ha corso gli ultimi km zoppicando per un problema ad un tendine, come è accaduto a Granito. Mi racconta che Roberto Capriotti è stato ricoverato in ospedale, subito dopo l’arrivo, era in preda a coliche e crampi.
Jacopo racconta: "Questa di Firenze è stata la mia seconda maratona dell’anno e assoluta da quando ho messo le scarpette ai piedi all’inizio del 2008. Rispetto a quella di Roma (marzo 2010) mi sono migliorato di circa 23 minuti, nonostante le condizioni atmosferiche proibitive, ma quello che più mi ha dato vitalità è stato l’entusiasmo della gente in gara e ai bordi delle strade, la cornice della città, l’apparire di Palazzo Vecchio maestoso e imponente di fronte a me piccolo e indifeso contro il vento e la pioggia".
Mi arriva l’sms di Marcello Casasanta (Atletica Solidale): "Mi sono surgelato…pronto per essere conservato in eterno. La gara è stata splendida come percorso, peccato vento e pioggia. 3 ore e 12 minuti, arrivo felicissimo".
In corsa avevo incontrato alcuni Runners San Nicolò (FIDAS Teramo); telefono al presidente Ezio Cerasi per avere le sue foto e mi giura di non farla più questa corsa, è la quarta volta che corre a Firenze, tre volte sotto la pioggia, e gli organizzatori anche quest’anno hanno predisposto pochi spogliatoi per cambiarsi e nessun mezzo per riportare i podisti nei rispettivi alberghi. Luciano Chiappini (Amatori Teramo): "Sono soddisfatto della mia gara, ma ho preso tanto freddo, avevo le mani così ghiacciate che al 30 km ho dovuto farmi riallacciare una scarpa da un signore del pubblico; ha stretto così tanto che sono arrivato zoppicando".
A questo punto rintraccio pure Luca Maiorani (Atletica Lido delle Rose): "La mia prima maratona è stata un'esperienza unica.Tanta sofferenza, tanto freddo, acqua e vento. Ero molto soddisfatto dei miei intermedi, al 37° Km avevo 2h48min. Poi è arrivato quello che non avrei mai voluto incontrare: il tanto temuto muro.Gli ultimi 5 Km li ho fatti in 32 min, i più lunghi della mia breve carriera podistica. A fine gara ho giurato a me stesso di non ripetere mai più una maratona in quelle condizioni avverse, ma è durato poco: sono già pronto per affrontare una nuova sfida che mi tempri nel corpo e nell'anima".
Complimenti a tutti gli altri abruzzesi che hanno tagliato il traguardo.