CSEN Abruzzo

Abruzzo, terra della velocità

Dopo i neutrini del Gran Sasso, le cui prestazioni sono ancora in attesa di conferma, l'Abruzzo si conferma la patria della velocità. La recente manifestazione di Pescara ha prodotto risultati eccezionali, con centinaia di primati personali letteralmente stracciati.
Su Facebook fioriscono i dibattiti, da un lato chi sbicchiera allegramente festeggiando il record, dall'altro chi guarda storto il suo GPS chiedendosi, "ma perchè indica meno?".

Un amico allenatore, armato solo di cronometro già domenica mattina sentenziava, "hanno tagliato 300 metri", io sono meno bravo, ma molto curioso e ho voluto verificare. Incoraggiato da un altro amico in maglia Fidal che mi ha chiesto di procurargli qualche tracciato, ne ho trovati 16 della mezza e 8 della maratona. Sono pubblici, su internet, e le misure sono sul grafico.

I punti sulla linea blu (quella sopra) sono le distanze misurate dai vari GPS nel 2010. Sono sopra perchè sono tutte oltre 21Km e nel secondo grafico, qui sotto, oltre 42. I punti sulla linea nera (quella sotto, perchè la distanza è sempre inferiore) sono rilevamenti del 2011.

Il risultato è interessante, togliendo i valori estremi, come da buona prassi statistica, la media dei valori restanti, si piazza a 20,8 Km (-300 metri) nella mezza e 41,8 Km (-400) nella maratona. Cavolo, ma è possibile? Teoricamente no. Era una Gara Nazionale Fidal, il percorso deve essere certificato da un misuratore "nazionale"con una tolleranza di un metro per Km. La misura vale 5 anni, ma se si modifica il percorso va rifatta, e ci mancherebbe. Ho il dubbio che anche per Fidal questa gara ha riservato delle sorprese. Avranno cambiato percorso senza dirglielo? Che dallo scorso anno sia cambiato, è poco ma sicuro. Glie lo hanno detto? Non lo so.

In mezzo a qualche insulto sento già una spiegazione, il GPS non è preciso. Può darsi, ma di quanto sarà impreciso? Misurando una posizione, di tre o quattro metri. Su un percorso, che è una serie di spostamenti gli errori si dovrebbero compensare, vogliamo fare 30 metri? 50? Tra l'altro gli errori dovrebbero essere metri in più. Se il percorso è dritto e il rilevamento non è preciso sembrerà a zig-zag, quindi più lungo. Qui invece è più corto.

Il fatto che tutti ci abbiano messo meno sembra confermare la correttezza dei rilevamenti GPS. Trecento metri valgono un minuto o due, dipende dalla velocità, e il conto torna.  Ho sentito un'altra spiegazione creativa, il vento a favore, ma il percorso era in gran parte sul mare, se era favore in una direzione, poi era contro nell'altra.

Per ulteriore verifica ho controllato con i percorsi 2010, in cui le distanze sembrano quelle giuste, la differenza si vede, e con la mezza maratona di Pratola, che rispetto al 2010 risulta più corta di 40 metri, ma sempre molto vicina a 21,097. Errori di misura? Non lo so, ma sono 40 metri non 400. Fatto sta che Pratola 2010 (blu, sopra) e Pratola 2011 (nera, sotto) praticamente coincidono, Pescara no. I GPS, se sono tanti, non dicono cavolate.

A che serve fare un percorso più corto? L'amico Fidal, un po cattivello, mi diceva: "così tutti fanno il personale, sono contenti, e l'anno dopo tornano volentieri e ne vengono altri". Io non ci voglio credere, sono un ingenuo, non è possibile che una grande gara ricorra a queste trovate. Preferisco pensare che abbiamo inventato il chilometro UISP, da 990 metri. Forse era questa la sorpresa di cui mi parlavano. Comunque al di là della ironia, è stata una grande manifestazione, complimenti agli organizzatori.

Però ne ho vista un'altra. Se i campioni regionali UISP di Maratona sono quelli indicati su AbruzzoGare, non mi tornano nemmeno questi conti. Paolo D'Addazio (M35, Silvi Road Runners) mi risulta tesserato UISP, così come Christian Notaristefano (M40, UISP Francavilla) e Federico Carosella (M60, Il Crampo). Forse sbaglio, ma i campioni nelle rispettive categorie sarebbero loro. Potrebbero non avere ancora rinnovato il tesseramento, ma la tessera dovrebbe valere 365 giorni, e comunque "sportivamente" andrebbero considerati se il titolo è per il 2011. Il tesseramento partito da Settembre è per la stagione 2011/2012, se fossimo normali sarebbe in anticipo, ma per il 2012.

Scarica le classifiche non ufficiali in pdf per la 21Km  e 42Km .

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I carri armati alla porta

Questa vignetta è un po forte, perchè ha un significato emotivamente pesante. Rappresenta un momento buio nella storia del mondo. Ma è una vignetta, qualcuno ha pensato che ci si possa scherzare almeno un po. Mi ha colpito perchè rappresenta abbastanza i miei sentimenti in questo momento.

Sono stato chiamato tre anni fa a fare il presidente della Lega Atletica UISP Abruzzo, mi considero un "tecnico" che lavora per lo sport, sono poco attrezzato per la lotta politica, mi trovo in grosso disagio. Negli anni precedenti abbiamo avuto un fiero contrasto con la Fidal, che ha tentato di bloccare diverse nostre gare per futili motivi, nel tempo siamo riusciti ad affermare la nostra credibilità e far crescere il nostro movimento qualificandoci come persone serie.

Se dovessi riassumere il mio atteggiamento, a parte una spigolosità che mi viene contestata, (considero la diplomazia un modo elegante di dire bugie, e non so essere bugiardo), per me: Gli accordi presi sono sacri, si possono rinegoziare, ma altrimenti vanno rispettati; non ci sono società di serie A e di serie B, o quantomeno a tutti è dovuto lo stesso trattamento e la stessa attenzione, l'unico parametro discriminante può essere la dimostrata NON serietà, ma tutti hanno le stesse possibilità. Non favorirò mai nessuno a danno di un'altro. Le mie decisioni sono mie, ma nascono sempre collegialmente.

Quest'anno avrebbe dovuto segnare la fine del Circuito Corrilabruzzo, disintegrato dai tre circuiti Fidal. Invece abbiamo avuto una stagione esaltante, in tutte le nostre gare abbiamo avuto un 30-40% in più di partecipanti, e abbiamo creato delle manifestazioni start-up che si sono imposte come già mature fin dalla prima edizione. Siamo stati una squadra davvero vincente, e di questa immagine ne ha beneficiato il circuito e insieme la UISP. Non ho voluto essere un protagonista di questo, e ho preferito lavorare in trincea per far funzionare al meglio le cose. Ho lavorato per far crescere le persone, e molti lo hanno capito.

A inizio Luglio ci fu una riunione in cui fui pesantemente attaccato da Francesco Di Crescenzo, che brandiva mie email personali estraendone delle parti in modo totalmente estraneo al contesto per screditarmi in ogni modo, rinnegando molti accordi presi in precedenza tra tutti noi, con la scusa che non erano scritti, e con argomenti in alcuni casi al limite del ridicolo, arrivando a paragonare il ruolo e la visibilità del giudice, che avevamo definito per quegli accordi "incompatibile" con le gare concorrenti, a quello dell'atleta partecipante.

A questo attacco, che considero tuttora molto vile, tenuto conto che la corrispondenza personale è tutelata con rigore anche dalla legge (la diffusione di corrispondenza personale a terzi è un reato penale),  ho risposto annunciando verbalmente le mie dimissioni. Il giorno dopo, in una gara Fidal, a quanto mi ha raccontato un amico, lo speaker le avrebbe annunciate al microfono con tono trionfante. Che ambiente fantastico il nostro.

In quella riunione Di Crescenzo, motivò questa cosa dicendo che "il centro della lega era sempre stato lui, e io gli facevo ombra". Francamente, ho sempre fatto il possibile per lasciare a lui quel centro e quel sole, che a me non interessa, ho solo voluto essere un presidente-garante. Le nostre strade si sono divise progressivamente via via che ho rifiutato di riconoscere come mie e quindi smentito o cassato decisioni autonome sue che erano in contrasto con i miei principi. Capisco le conseguenze, non ha più chiesto quando sapeva che la risposta era no, e lo sapeva perchè era in palese violazione di accordi, regolamenti o buon senso. La faccia, oltre che della Lega, era mia (quella si), e non l'ho mai considerata come in vendita. A nessun prezzo.

Ho cominciato a contestare e contrastare questi atteggiamenti pubblicamente, avrò sbagliato come qualcuno mi dice, ma anche ora, non vedo alternative possibili. Non farlo avrebbe incoraggiato a farne sempre di più. Della serie:"intanto lo faccio, tanto non mi diranno niente". In realtà mi dispiace, perchè non penso che Francesco volesse questo, ma a mio avviso si è fatto un po manovrare. Era da intervenire sul manovratore, ma purtoppo non ci potevo e non ci posso arrivare. E del resto siamo adulti, vaccinati, e responsabili delle scelte che facciamo.

Già a Vacri in Agosto, era stata definita valida come campionato regionale a punti, arbitrariamente e senza consultare nessuno, una gara Fart Sport (quindi di Francesco). Ora lo stesso accade per la Maratona di Pescara, che è stata dichiarata Campionato Regionale UISP anche qui senza chiedere a nessuno (tranne Francesco di Crescenzo e Alberto Carulli, per bocca dell'organizzatore). La Lega Atletica Nazionale non ne è felice.

La novità di adesso, è che, a quanto mi dicono, Francesco Di Crescenzo sta chiedendo agli altri consiglieri regionali dela Lega di dimettersi, (uno ha rifiutato, uno ha aderito, uno è in bilico, ma se la volontà "centrale" è questa alla fine lo convinceranno) cercando di azzerare il consiglio di Lega. Suppongo per ottenere un commissariamento "amico", e dovrei pensare vista la scelta di tempo, per consolidare il Campionato Regionale abusivo di maratona a Pescara.

Non ho gli strumenti e la visione per capire, quali siano gli obiettivi, perchè questo mi sembra un misero risultato rispetto alla caduta di immagine a questo punto avremo in ogni caso. Posso pensare che si voglia consegnare la Lega in mani più disponibili delle mie a certe trattative e a certi interessi.

Il sito Corrimaster, che ha altri motivi per criticare la Maratona di Pescara, mi offre una spiegazione: cioè che "la manifestazione di Pescara venga utilizzata come un trampolino di lancio per raggiungere obiettivi diversi dalla mera attività sportiva e che oggi è uno strumento di una lotta politica all’interno di un EPS". Qualcuno vuole usare quella manifestazione per prendere il mio posto. Sarà il nuovo commissario? Altri propongono di azzerare il Circuito Corrilabruzzo e ricominciare da capo con i "vecchi amici". I carri armati sono alla porta.

Dov'è il problema? Bastava dirlo. Ma assumersene la responsabilità. Pubblicamente.

Arrivano i nostri

Questa vignetta è un po forte, perchè ha un significato emotivamente pesante. Rappresenta un momento buio nella storia del mondo. Ma è una vignetta, qualcuno ha pensato che ci si possa scherzare almeno un po. Mi ha colpito perchè rappresenta abbastanza i miei sentimenti in questo momento.

Adesso si può dire forte, la Maratona di Pescara sarà Campionato Regionale UISP di Maratona. Per farlo è stata rasa al suolo la Lega Atletica. Un prezzo un po alto da pagare, ma si vede che ne valeva la pena.

Già a Vacri in Agosto, una gara Fart Sport, era stata definita valida come campionato regionale a punti, arbitrariamente e senza consultare nessuno. Ora la Maratona di Pescara, Campionato Regionale UISP anche qui senza chiedere a nessuno, per voce dell'organizzatore l'unico consigliere di lega a saperlo era Francesco Di Crescenzo. La Lega Atletica Nazionale non ne è felice, ma che importa?

Francesco, che di questa manovra non penso sia la mente, ma solo il braccio, ha chiesto agli altri consiglieri regionali della Lega di dimettersi, (su cinque uno era lui, uno ha rifiutato, un'altro ero io ma non sapevo nulla), il consiglio è stato sciolto, il commissario è uno dei consiglieri dimissionari. Ma come, se si era dimesso? Saprà lui. Il documento ufficiale è qui (per l'articolo 95 della legge 633/41 in quanto atto ufficiale non è necessario il consenso per la pubblicazione, ma se la UISP lo chiede lo rimuoverò).

Non ho gli strumenti per capire quali siano i veri obiettivi, perchè questo mi sembra un risultato misero rispetto alla caduta di immagine che avremo. Posso pensare che si sia voluto consegnare la Lega in mani più disponibili delle mie a certe trattative e a certi interessi. Quelli che io ho combattuto li conoscono tutti.

Se dovessi riassumere il mio atteggiamento, a parte la spigolosità che mi viene contestata, (considero la diplomazia un modo elegante di dire bugie, e non so essere bugiardo), per me: Gli accordi presi sono sacri, si possono rinegoziare, ma altrimenti vanno rispettati; non ci sono società di serie A e di serie B, e a tutte è dovuto lo stesso trattamento e la stessa attenzione, qualcuno può essere più o meno serio, ma a tutti vanno date le stesse possibilità; non favorirò mai nessuno a danno di un'altro; le mie decisioni sono mie, ma nascono sempre collegialmente.

Io sono stato questo, con trasparenza, e vado via a testa alta. Non ho chiesto io di fare il presidente, ci ho messo l'anima, non ho interessi miei, nè gare nè società. Non ho perso nulla. Parlo o scrivo troppo? Tranquilli, non penso di smettere.

Quest'anno avrebbe dovuto segnare la fine del Circuito Corrilabruzzo, disintegrato dai tre circuiti Fidal. Invece abbiamo avuto una stagione eccellente, in tutte le nostre gare abbiamo avuto un 30-40% in più di partecipanti, e abbiamo creato delle manifestazioni start-up che si sono imposte come già mature fin dalla prima edizione. Siamo stati una squadra davvero vincente, e di questa immagine ne ha beneficiato il circuito e insieme la UISP. Non ho voluto essere un protagonista e ho preferito lavorare in trincea per far funzionare al meglio le cose. Ho lavorato per far crescere le persone, e molti lo hanno capito. Un po ora sono anche arrabbiati.

Dov'è il problema? Qualcuno vuole la bicicletta nuova e messa a punto? Bastava dirlo. Ma assumersene la responsabilità, pubblicamente. Ora però c'è da pedalare, ci vorrà qualcuno che lo faccia, saper dire "si, signore" non basta.

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Pacta sunt servanda, consuetudo est servanda

Per una volta, mi trovo a fianco del mio omologo Fidal, presumibilmente Luigi Pomponio. Mi hanno segnalato, citando il sito www.corrimaster.it , che la Maratona di Pescara avrebbe chiesto di uscire dalla Coppa Abruzzo e che questa richiesta sarebbe associata alla concessione del Campionato Regionale UISP.

Le due cose sono assolutamente svincolate, ma c'è di più. Probabilmente solo per qualche ora, ma il presidente regionale della Lega Atletica UISP, sono ancora io, e finora non ho ricevuto alcuna richiesta, ne ho autorizzato questo Campionato, e non mi risulta che esista una autorizzazione ufficiale di altri.

Ho già espresso istituzionalmente il mio parere contrario, non perchè sia una gara di Coppa Abruzzo, ma perchè la maratona è una specialità che richiede una preparazione mirata e trovo assurdo assegnare un campionato regionale tre settimane prima della gara. Magari non sarà così, ma in molti penseranno che si è voluto premiare chi aveva già scelto questa gara.

Se proprio dobbiamo impegnarci, c'è la non competitiva che lo scorso anno vide i partecipanti abbandonati su un percorso non segnalato, e che quest'anno sarà gestita dalla Fidas e Sogeda, entrambe società UISP che hanno dimostrato già nel Vivicittà di essere pienamente in grado di gestire questa parte della manifestazione, la prima nel coinvolgere le scuole, la seconda sul tracciato.

Farnese ha scelto di anticipare i tempi, annunciando qualcosa di mai approvato. La mia opposizione fino ad ora silenziosa, a questo gesto, mi si consenta, un po prepotente, sta avendo conseguenze molto pesanti in seno alla UISP. Leggere da un sito Fidal che questo sarebbe "un trampolino di lancio per raggiungere obiettivi diversi dalla mera attività sportiva e che oggi è uno strumento di una lotta politica all’interno di un EPS" penso non faccia piacere a nessuno, ma ammetto che in queste ore descrive in modo appropriato la realtà. Qualcuno la sa lunga.

Nel passato fine settimana un consigliere "influente" ha chiesto agli altri consiglieri della lega di dimettersi in blocco, per porre fine alla mia presidenza, suppongo per sostituirmi con un commissario più disponibile, e mettere a posto questa e altre questioni. E' singolare la coincidenza con l'affermazione del mio collega Fidal. Si vede che è bene informato, e da alcuni commenti di qualche giorno fa , lo erano anche altre persone. Sono tutti gli altri, i non addetti, che "non devono sapere".

L'unica ragione legata alla UISP che gli organizzatori hanno per chiedere di non partecipare alla Coppa, è per avere la disponibilità dei giudici UISP. Perchè questo? Lo scorso anno, ci furono contestazioni sulla presenza di giudici UISP nelle gare di Coppa, come nei commenti in Elogio del Marziano , sul sito di Mario De Benedictis, e da allora decidemmo che non ne avremmo "prestati" più.

Concordo con il collega per cui gli accordi vanno rispettati, io mi sono sempre battuto per questo. Ma se Farnese vuole uscire dalla Coppa, non date la responsabilità a noi per favore.

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Alla ricerca del pelo nell'uovo

A gentile richiesta dei vari coraggiosissimi commentatori anonimi e con nome di fantasia, sono lieto di presentare uno spezzone video dal titolo "il pelo nell'uovo".

Di chi sono queste gambe

Da qualche tempo si sta diffondendo un gioco, ripreso anche da Lidia Scenna nel suo ultimo video (Pratola Peligna). Il gioco si chiama "di chi sono queste gambe". Beh, non è difficile, sappiamo farlo anche noi.

Di chi sono queste gambe? Clicca sull'immagine per ingrandire.

OOPS, DI NUOVO AL BUIO...

Un nuovo blackout questa mattina ha colpito Aruba.it, il provider che ospita il nostro sito insieme a molti altri. Già dalle 11 circa un po di voi hanno iniziato a chiamare per sapere che fine aveva fatto il sito. In rete non se ne sapeva ancora nulla, ma vedendo quali siti erano online e quali no si è capito subito cosa era successo. Non tutta Aruba è rimasta al buio, ma probabilmente solo un'area della loro server farm. Alcuni siti, ad esempio AbruzzoGare, non sono stati minimamente toccati dal problema. Aruba è un'altro che i panni sporchi se li lava in casa, per cui probabilmente del problema non ne sapremo nulla. Dopo l'incidente di aprile non ci fa una gran figura, e a quanto sembra da quel fatto non hanno imparato nulla.

La tentazione di riesporre il "chiuso per ferie", come avevamo abbozzato un paio di anni fa, si è affacciata, ma siamo di nuovo online. Anche per questa volta, è andata. Ci scusiamo per l'interruzione.

Potrebbe di nuovo andare via la luce....

Questa mattina abbiamo ricevuto una mail da Aruba che ci informa di avere rimosso alcuni nostri servizi perchè ponevano troppo carico sui server. Niente di che, alcune parti del sito hanno smesso di funzionare e altre funzionano male. La ragione di questo carico eccessivo è dovuta ad un attacco informatico, iniziato alcune settimane fa e che sta aumentando di intensità. Basta vedere le statistiche nel box "Chi è online" in basso a destra, che mentre scrivo indica oltre 400 utenti contemporanei, due mesi fa erano 80.

Chi possa avere interesse a rompere le scatole non lo so, qui non è fort knox (non c'è nulla di importante) e non abbiamo la visibilità della CIA, della Nasa, o del sito della Polizia Postale scassinato dagli hacker qualche giorno fa. Nel panorama di Internet siamo uno scalpo che fa ridere.

In ogni caso, Aruba ci avvisa che se la cosa continua bloccherà "temporaneamente" il dominio, ripristinandolo solo dopo avere rimosso il software che crea problemi, in questo caso il nostro sito. La parte sotto attacco la hanno già rimossa loro, ma il bombardamento continua, ora sul nulla. Capisco le ragioni di Aruba, anche se sarà l'ennesima brutta figura per loro, non hanno alternative (beh, qualcuna la avrebbero). Se va via la luce di nuovo, gettate lo sguardo su www.runningpoint.it, qualcosa sarà lì.

Per motivi personali pensavo di lasciare il sito e questo mondo podistico entro la fine dell'anno, non è un segreto, la voce si è già diffusa e da qualche parte hanno già brindato, anche molto vicino a me. Lo avrei già fatto, e chi mi è più vicino lo sa, ma persone a cui sono legato mi hanno chiesto di attendere (almeno la loro gara). Chi brinda non si illuda perchè non sono solo, al mio fianco c'è un gruppo molto motivato, che porterà avanti il lavoro che abbiamo fatto finora, nel modo in cui lo abbiamo fatto. Sarà difficile far tornare indietro il running amatoriale.
Scusate l'outing, ma era un sassolino nella scarpa che mi faceva un po male, era ora di toglierlo.

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Abbiamo tra noi un appassionato di montagna e di fotografia, Marcello Olivieri, sottovalutato dai media locali ma premiato più volte per le sue immagini. Riproponiamo qui le escursioni da lui consigliate.


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Roccaraso, 10 giorni dopo


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