CSEN Abruzzo

Cose dell'altro mondo

Qualcuno nel prestigioso direttivo che ormai tutti conoscono, continua a distinguersi nel voler ostacolare a tutti i costi chi si impegna per fare le cose come si deve, ostinandosi a mettere in difficoltà chi non si sottomette a loro.

Per concedere domenica 14 l'uso del netbook e del monitor che usiamo normalmente per il cronometraggio, sarebbe (uso "sarebbe" al posto di "è", solo per consentire di fare retromarcia) stato richiesto di farmi firmare questa dichiarazione.

Ovviamente non firmerò mai nulla di simile, nemmeno se me lo scrivono in un italiano decente, e non confesserò colpe che non ho. Non ci pensate. Il materiale è della ASD Corrilabruzzo, ed è stato acquistato per essere messo a disposizione delle gare del circuito, "senza se e senza ma" come si usa dire oggi. Se volete ce lo date, "come è stato fatto per tante altre gare", altrimenti ne faremo a meno. Ma questa cosa si deve sapere, (sempre a tutela della mia onorabilità per l'articolo 94 legge 633/41, e la polizia postale sa a cosa mi riferisco).

Entrando nel merito, l'account "privato", che esiste da mesi e che compare quando si accende il pc è il seguente: utente "fred", password "fred", mia nipote di due anni ci sarebbe arrivata da sola.
A che cosa serve? Mia nipote ci arriverà tra un altro paio di anni, (per qualcun altro è troppo complicato), ma da windows XP in poi, l'accesso ad un computer via rete è consentito solo ad un utente che abbia una password, non importa se è stupida, a meno di non disattivare un po di protezioni.

Perchè serve scambiare dati? Perchè il software che uso io visualizza sul monitor gli arrivati in tempo quasi reale (da solo il netbook non può farlo) e per riuscirci deve poter comunicare liberamente con il netbook. Per fare diversamente occorreva mettere una password sull'utente principale e questo sarebbe stato davvero "improprio".

Netbook e monitor mi sono stati sequestrati a Pratola a fine gara, dicendo che servivano per Ofena (ma DigitalRace ha già le stesse attrezzature, era una scusa pietosa), per essere sicuri di averle a Lanciano, manco glie li nascondessi. Me li hanno presi ancora accesi, quindi figuriamoci se potevo modificare qualcosa. A Lanciano, come a San Salvo e Ururi non sono stati capaci di usarli, e basta. Per non ammettere la propria profonda superficialità, si vuole far credere che non funzionavano perchè c'è un utente che non ci deve essere. Ovviamente, è colpa mia. Cose dell'altro mondo....

Mi auguro a questo punto che il 18 ottobre questa gente venga definitivamente mandata a casa, ed esorto pubblicamente le società a farlo. Io mi ci sono mandato da solo già da marzo, vista l'aria che tirava, quando approfittando del silenzio delle società, si sono annessi il sito corrilabruzzo.it. Penso che ormai ne abbiamo viste abbastanza.

Nota di servizio: I primi iscritti di vasto sono online, qui e su www.podisticavasto.it, mentre per le classifiche aggiornate del circuito occorrerà attendere che siano complete le classifiche di Lanciano, quelle disponibil al momento si fermano a 595 arrivati, mancano ragazzi e non competitiva, anche se per arrivare ai 1000 dichiarati il giorno della gara mi sembra ce ne vogliano ancora un bel po.

Con le mani nella marmellata

Tra le cose che mi vengono chieste più spesso, dopo la mancata assegnazione dei punti,  dovuta al nome scritto in modo errato o totalmente assente nella classifica di una certa gara, c'è il criterio usato nei nuovi sorteggi .

Veramente c'è anche chi mi dice di avere l'impressione che già prima i premi venissero "scelti", cioè si sono date le ventricine agli amici e le marmellate ai conoscenti, ma non ho mai seguito da vicino le premiazioni quindi non saprei dire. Se è un impressione diffusa, un fondo di verità ci può essere, ma non sta a me a giudicare.

Molti mesi fa venne discusso il regolamento attuale, che portò al golpe bianco della UISP Abruzzo che tentò di appropriarsi del circuito perchè pretendeva di inserire sei o sette gare facenti capo ad un noto runner a lungo squalificato, e quasi altrettante per Fart Sport, nonostante fosse stato approvato tra gli applausi un limite di due o al massimo tre gare per società o raggruppamento di società. In quel regolamento era anche previsto che in un certo numero di gare sarebbero stati sorteggiati dei premi da distribuire tra chi non rientrava nelle premiazioni assolute o di categoria, e quelle gare avrebbero acquisito il marchio "Corrilabruzzo DOC".

All'epoca dissi che era una idea simpatica, ma complicata da gestire, se all'atto del sorteggio occorreva verificare se uno era già negli elenchi delle premiazioni, senza contare il fatto che occorreva un duplicato dei pettorali degli arrivati o qualcosa di simile. I bussolotti della tombola arrivano fino a 90 e facendone di simili, andavano comunque collegati ai pettorali reali. Mi fu detto, "si deve fare e basta".

Infatti da facoltativo presto divenne obbligatorio, tanto che all'inizio anzichè CorrilabruzzoSaucony venivamo indicati come CorrilabruzzoDoc. Durante l'inverno ci ho ragionato, e ho pensato di incorporare il concetto dei sorteggi nel software per le classifiche. Con il mio sistema il sorteggio avviene alla partenza, attribuendo un punteggio casuale ad ogni partecipante. I premiati vengono rimossi e tutti gli altri arrivati finiscono in un elenco in cui chi ha il punteggio più alto viene prima. Si inizia a chiamare da lì, chi è presente ritira, altrimenti avanti un altro, finchè finiscono i premi o l'elenco. I miei elenchi sono tutti qui e riportano anche gli esclusi.

All'inserimento dell'ultimo concorrente, erano disponibili le classifiche e i sorteggi, in realtà sono una cosa sola. Ho fatto dei test, il risultato era convincente. Ho anche avvisato, "così si può fare, ma sappiate che farlo a mano è un casino, ci vuole tempo e gente capace, chi lo farà? io no". Del resto siamo in Italia, prima si fanno i regolamenti, poi si vedrà come applicarli.  (continua - link leggi tutto)

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Qual'è il problema?

Questa mattina accendendo il pc ho trovato una novità interessante, poi nel pomeriggio un'altra. Per ora comunico solo che ho ricevuto l'intimazione a mezzo email, di eliminare da questo sito tutti i volantini della Stralanciano, con minacce di rivolgersi "alla polizia postale e ad altre autorità competenti".

Dal mittente, dal contenuto, e dal tono, è indubbio che si tratti di una corrispondenza ufficiale (non sono comunicazioni personali/intime/private) da una società sportiva al gestore di un sito web, per cui secondo l'articolo 95 della legge 633/41 non è necessario il consenso per la pubblicazione, e mi riservo di farlo in forma integrale se fosse necessario a per tutelare la mia onorabilità (secondo l'articolo 94 della stessa legge). Cito le leggi, per semplificare il lavoro alle autorità competenti in vista di sviluppi futuri, anche se sono sicuro che le conoscono meglio di me.

Le intimazioni e le intimidazioni non mi sono mai piaciute, ciononostante rimuovo volentieri i volantini. Ho voluto essere buono a riassumere le email e non pubblicarle in forma integrale, per stare ai fatti e non innescare altre polemiche. Odio la cattiveria in tutte le sue forme.

Ma chi mi scrive (e potrebbe non essere il presidente della società, dato che non lo conosco, non mi darebbe del tu come nel primo messaggio, e lo considero un imprenditore troppo intelligente per scendere a questo livello) cosa vuole che rimuova? E' la prima volta che qualcuno mi scrive per chiedere di NON pubblicare il volantino della sua gara. Agli altri siti è stato riservato lo stesso trattamento? 

Volantino #1

Volantino #2

Volantino #3

Volantino #4

Questi volantini, basta cliccarci sopra, non sono su questo sito e nemmeno in Italia, vengono tutti da Facebook, dal profilo di Lanciano Stralanciano , e sono condivisi pubblicamente. Secondo il contratto di servizio  di Facebook, (che deve essere sottoscritto, altrimenti non ti aprono l'account), "Quando l'utente pubblica contenuti o informazioni usando l'impostazione "Pubblica", concede a tutti, anche alle persone che non sono iscritte a Facebook, di accedere e usare tali informazioni e di associarle al suo profilo (ovvero al suo nome e alla sua immagine)", avevo pensato di usare anche le immagini originali di Facebook, ma su consiglio del mio legale vi tolgo un'altro dubbio e un altra scusa. Io metto semplicemente il link, rivolgetevi pure a Facebook.

Molto semplicemente, quello che è stato reso "pubblico" è pubblico e non può più essere controllato, (vale anche per i commenti), fatevene una ragione. Rimuoverli adesso da dove sono, o cambiarne la condivisione non serve a nulla, resteranno lì finchè esistono dei riferimenti che li citano (e ce ne sono). Comunque se questo è il clima che si vive dalle nostre parti, forse è bene che si sappia.

Ma perchè quattro volantini, per una gara? Il primo riporta "Campionato Italiano di corsa su strada CSEN". Premesso che il "Campionato Italiano di corsa su strada" può essere solo Fidal, (quelli degl enti sono "Nazionali"), il Quercione non è mai stato una società CSEN, e non ha richiesto la gara, ma malconsigliato ha fatto il volantino e basta, mettendoci davanti al fatto compiuto.

Chiarito a suo tempo che non lo poteva fare, la gara è diventata "Campionato Regionale UISP di mezza maratona" (secondo volantino), ma anche lì deve essere successo qualcosa, perchè poi nel terzo volantino, sparisce anche UISP e subentra Fidal. Ma ce n'è un quarto, da cui esce Fidal e la gara diviene "Gara Nazionale ACLI". Qual'è il problema con me, scusate?

Uno ci sarebbe, ma io non c'entro. Lo status di "gara nazionale" attribuisce un punteggio maggiore per l'assegnazione dei fondi per gli eventi sportivi erogati dalla legge regionale 56/93, di cui la gara, come altre, è una cliente affezionata. Da quest'anno però le regole sono cambiate, non basta più scriverlo sul volantino, occorre farlo davvero, per cui dovranno esserci almeno il 30% di atleti di fuori regione. Forse questo è un punto che meriterebbe più attenzione di me.

C'è sempre una prima volta

Domenica a Roio si è festeggiata la prima volta, meritatissima sul gradino più alto del podio per Pino Paione, atleta frentano forte ma umile tanto da autodefinirsi "l'atleta più scarso a vincere Arviè".

Per la cronaca quindici giorni fa Pino era arrivato secondo a Guastameroli battuto solo da Domenico Barbierato, e quarto a Canosa la scorsa settimana.

In questi anni l'ho visto crescere, un passettino alla volta, insieme ai fratelli Antonio e Valerio De Pamphilis con i quali si allena. Una crescita costante per tutti e tre, i risultati sono venuti, e altri arriveranno, senza fretta e senza sbruffonate. Loro sono così.

Non è la prima volta invece, e temo che non sarà l'ultima, che gli "occupanti" del sito corrilabruzzo.it fanno la solita figura di non grande spessore.

Dopo avere solennemente proclamato "tanto rumore per nulla" , stabilendo che non ci vuole nulla a gestire un sito e gli indirizzi di posta elettronica ad esso associati, (ma guarda un po), l'indirizzo di posta a cui mandare le iscrizioni di Roio era sbagliato, sul volantino e sul sito, e qualcuno se ne è accorto solo venerdì alle 20, affidando la "correzione" ad un commento Facebook scarsamente visibile, Non era il caso di scriverlo chiaramente in un posto dove si poteva vedere?

Perchè chi fa le classifiche deve impicciarsi della posta elettronica? si chiede l'astuto webmaster del sito. Forse ora lo avrà capito, ma ho paura di no, è un concetto troppo sofisticato, visto che secondo loro la mia gestione serviva a "nascondere chi c'è dietro la casella di posta".

Nascondere da che? Invece gli farei notare che era difficile sbagliare a scrivere " Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ", molto più che " Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ", come mai non ci hanno pensato? Era così difficile o faticoso verificare prima?

La gestione di un sito e dei servizi collegati non è una cosa banale se la si vuole fare seriamente, e gestire un sito non vuol dire scrivere qualche riga in un italiano approssimativo buttandoci dentro quattro foto così come viene, senza curare l'impaginazione e la leggibilità. E' così difficile mettere i loghi Corrilabruzzo e Saucony sulle classifiche, come in quella pubblicata qui sopra ?

E' facile sedersi ai comandi e sentirsi amministratori di un sistema che vi ha costruito qualcun'altro, ma almeno usatelo decentemente senza fare queste cialtronate. Dai che non è difficile.

Continuiamo ancora a Correre Liberamente

Continuano ancora a rimbalzare gli echi della manifestazione CorrereLiberaMente disputatasi domenica 3 nel supercarcere di Lanciano. Da ieri sono online le ultime foto mie e dei Podisti Frentani, e rivedendole un po tutti ci rendiamo conto che Mario Fattore, Mimmo Spadano, Rino Gaeta e gli altri, hanno realizzato una grandissima cosa.

Nelle due ore passate nel carcere, quattro per chi ha collaborato alla preparazione dell'evento, quasi tutti abbiamo cambiato il nostro punto di vista sul rapporto tra guardie e ladri. Oltre a correre liberamente in molti abbiamo pianto liberamente, anche noi "esterni", ma soprattuto gli "interni", che in quelle ore hanno ritrovato la dignità e il rispetto di se collegato al sentirsi per due ore "come gli altri". E questa iniziativa, va ricordato, è stata fortemente voluta dalla direzione e dal personale militare del carcere.

Per gli interni, è stato un punto di riferimento importante, qualcosa per cui impegnarsi, un traguardo da raggiungere, sia per chi di loro ha corso che per chi ha lavorato al nostro fianco. Tra di loro non c'erano esattamente brave persone, questo è chiaro, ma sono persone cresciute in un mondo diverso dal nostro, con altri valori, e che ora vivono in un mondo ancora più diverso, tenuto con molta cura separato dal nostro.

Per due ore hanno visto che una alternativa è possibile, in mezzo a persone che li hanno guardati senza pregiudizi, accompagnati, incoraggiati ed aspettati quando erano in difficoltà. Non se lo aspettavano, erano abituati, anche fuori, a modi molto più sbrigativi. Forse se lo ricorderanno e in loro sarà cambiato qualcosa, forse no. Noi di sicuro non lo dimenticheremo, e lo staff è già al lavoro per CorrereLiberaMente 2013, che sarà ancora più impegnativo.

Qui le classifiche  della edizione 2012. Ci sono anche le mie foto , e quelle di Emanuele Spadano dei Podisti Frentani. A giorni il mio video. E' probabile che mettendo insieme tutte le riprese, le nostre e quelle dei vari TG presenti, verrà realizzato un cortometraggio a ricordo della manifestazione. Le immagini spesso valgono più delle parole.

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Ci sono Campioni e Campioni

Mi è capitato di rivedere i ricordi delle ultime edizioni della gara di Cepagatti, ci sono delle cose che mi hanno colpito. La prima è che negli ultimi tre anni gli iscritti sono passati dai circa 200 della prima edizione del 2009, a a 622 del 2010, a 915 nel 2011, ai 961 di quest'anno. La seconda è che i commenti dei partecipanti in questi tre anni sono stati sempre positivi, per non dire entusiastici.

Quest'anno su dieci km di percorso erano stati predisposti sette ristori e qualche punto doccia per strada, qualcuno si è preoccupato che sarebbe stata una giornata calda, cosa che non in tutte le gare succede. Gli organizzatori hanno lavorato tanto, hanno rischiato, hanno speso. Ci tenevano a fare le cose bene. Chi corre lo ha capito e ha dimostrato di saperlo apprezzare.

Nelle risposte ai commenti in questi tre anni c'è sempre stato un filo comune, anzitutto i ringraziamenti sinceri a tutti i partecipanti, poi una richiesta precisa "...vi prego, lasciate i vostri commenti, sopratutto quelli negativi, noi ne faremo tesoro cercando di migliorarci e di non ripetere gli stessi errori..."

A differenza di siti amici che si sono lanciati in incoraggiamenti improbabili verso gare gestite in modo pietoso, quando proprio non era il caso, mi sento di gridare forte, "Vai Roberto (Di Giovanni, ma anche Tiziano, Marino, Mario e tutti gli altri), continuate così". Questi sono i campioni di stile. 

Per andare verso un altro genere di campioni, la gara di Cepagatti ha assegnato i titoli di Campione Regionale CSEN, i primi in Abruzzo, sulla distanza dei 10Km. Ne verranno altri, a Pescara ad inizio Agosto con l'Americana, e a Pratola Peligna in settembre per la Mezza Maratona.

A posteriori, nella gara di Sabato abbiamo deciso di assegnare anche due titoli assoluti oltre a quelli di categoria, al primo uomo e alla prima donna tesserati CSEN, Graziano Di Lizio e Luisa Cilli. Questi due titoli sono aggiuntivi, e vengono assegnati perchè Graziano e Luisa non si sono qualificati come tesserati CSEN, a me non risultavano, e non li ho classificati, sportivamente hanno evitato di fare piazzate sul palco, ma me lo hanno fatto notare abbastanza pacificamente in seguito.

CSEN è un ente emergente, non ha una anagrafe informatizzata dei tesserati, per l'atletica ci sto lavorando io, ma la strada è ancora lunga. Era la prima volta, possiamo essere concilianti, riuscendo a non togliere nulla a nessuno. Non stiamo a guardare chi può avere sbagliato, guardiamo avanti, e possibilmente impariamo, rinforzando i punti deboli. Siamo amatori e non professionisti, non ce lo dimentichiamo.

Qui le classifiche  con evidenziati i vincitori di titolo.

Domenica si sono disputati i Campionati Italiani Master Fidal nelle Marche, dove le Runners Chieti hanno mancato il secondo posto per due punti. In realtà sono state premiate come seconde ma ad una revisione delle classifiche in seguito ad un reclamo sono diventate terze. Ho ricontrollato anch'io ed è così, anche se per me lo scarto è di soli due punti, mentre nelle classifiche ufficiali è di sette. Bravissime in ogni caso.

Brave, a livello individuale, anche Franca Costantini e Teresa Di Carlo, all'ennesimo titolo italiano. Ofelia Mariani delle Runners Chieti è arrivata seconda nella sua categoria, dietro a Teresa per una ventina di secondi. 

Qui le classifiche  in cui gli abruzzesi sono evidenziati su fondo giallo.

Basta con i padroni

Mi prendo la libertà e la responsabilità di riaprire questo sito, che era il sito di riserva del circuito corrilabruzzo. Il dominio csenabruzzo.net era stato attivato il 27 ottobre scorso, perchè c'era il sospetto, rivelatosi poi fondato, che ci sarebbe stato da discutere su chi lo avrebbe potuto usare.

Il dubbio è rimasto fino all'ultimo, il dominio corrilabruzzo.it scadeva il 12 dicembre e nei giorni precedenti la scadenza, qualcuno lo ricorderà, il sito era stato riportato al 2008. Sono successe molte cose, un regolamento firmato davanti a tutti, in stile "patto con gli italiani" è stato sconfessato in modo vergognoso. Il 16 dicembre la UISP, portando a termine una azione militare partita in settembre con il mio commissariamento , e ritenendo di essersi impadronita del circuito, ma non essendo riuscita a mettere le mani sul sito, proclamò "il circuito corrilabruzzo è nostro!" e nacque il sito circuitocorrilabruzzo.it

Ora il nome se lo contendono in due, ma serviva un terzo sito?. No, ma non vi preoccupate, non resterà così a lungo, ho avviato il procedimento per registrare un nuovo dominio, intanto ho un po di sassolini da togliere dalle scarpe. Dopo il primo colpo di stato, la UISP pensò bene di ricattare le proprie società imponendo il rispetto una convenzione abbastanza ridicola firmata con FIDAL. In pochi aderirono, molti protestarono, e ci sono simpatiche novità su questo, che metterò online presto. Una parte importante delle società, e altre ancora sono venute dopo, decise di ricompattarsi sotto CSEN, un altro ente di promozione.

Putroppo non tutte le favole hanno un lieto fine, e questa per il momento non ce l'ha. Rinnegando gli accordi presi (e scritti) solennemente davanti a tutti, presidente e segretario hanno occupato militarmente il direttivo, e si sono impadroniti del sito. Il verbale che lo attesta è qui , basta leggere. In estrema sintesi c'è scritto, "da oggi comandiamo noi", i nomi dei nuovi padroni sono lì.

Io mi sono dimesso subito dopo averlo letto, la data anche se nel documento se ne riporta un'altra è del 29 marzo. Il risultato è sotto gli occhi di molti, anche se molto sovieticamente si cerca di dare la colpa a me, per i motivi più fantasiosi, forse perchè ho rifiutato di essere complice di questo ennesimo colpo di stato. Giorni fa è stato chiuso il mio account sul sito corrilabruzzo.it, e poco prima mi è stato vietato dal nostro "lider maximo" (e Pietro Barbierato ne è testimone) di sindacare sulla correttezza dei volantini pubblicati. Dovevo tacere e non disturbare, e se possibile togliere il disturbo da CSEN perchè qualcuno ha bisogno di altro spazio. Questa domenica, ma anche in quelle precedenti intanto si è visto il perchè.

Qualcuno ha ritenuto e ritiene di gestire come una proprietà privata un bene comune (il circuito e il sito), che fino a quando c'ero io è stato libero e a disposizione di tutti. Invito le società che fanno parte della ASD Corrilabruzzo che non condividono questo modo di fare e mi hanno chiamato per dirmelo, ad esprimere chiaramente la loro posizione, e a non lasciarsi prevaricare dai nuovi signorotti. Nel podismo ci sono già troppi padroni, non ne servono altri.

I carri armati sono in città

Leggo su AbruzzoGare , su segnalazione di amici, che sono tornati i carri armati. In un articolo a firma Alberto Carulli, l'uomo che mi ha rimosso dalla presidenza della Lega Atletica UISP Abruzzo sostituendomi, caso unico in italia, con uno dei consiglieri "dimissionari" (Guerino Martella), la UISP ora si annette il Circuito Corrilabruzzo.

Su una cosa sono pienamente daccordo, cioè che il Circuito Corrilabruzzo è stata una perla della UISP regionale, (siamo noi che lo abbiamo reso tale), ma non è una proprietà della UISP. Indipendente era ed indipendente resterà.

A metà settimana era nata la ASD Corrilabruzzo, a cui hanno aderito la schiacciante maggioranza delle società del circuito, con la notabile eccezione di Fart Sport e Podistica dell'Adriatico. Guarda caso i protagonisti della mia rimozione, conseguente alla mia denuncia che la Maratona di Pescara, era stata proclamata campionato regionale UISP in modo molto "unilaterale".

Comè è andata, alla fine si è saputo. La distanza è apparsa evidentemente più corta, la Fidal non ha omologato il risultato. Diciamo che non è stata una grande scelta.

Dietro la mia rimozione c'era anche il mio rifiuto di sostituire il comitato che gestisce il circuito con il consiglio regionale della Lega come richiesto più volte dal buon Carulli. Ora si capisce meglio il perchè.

Anche questa non mi sembra una grande scelta, la gente ci conosce, sa come curiamo le nostre manifestazioni, e sa come è stata curata, ad esempio la Corsa del Panettone, ultima nostra gara che quest'anno ha voluto fare a modo suo (suppongo nel "nuovo" modo), facendo strage dei nostri regolamenti, e di nuovo si capisce il perchè. Erà già pronto tutto.

La UISP annuncia trionfante di avere registrato il marchio, un marchio non suo, ma a mio modesto avviso trascura un articolo della legge vigente che recita "non possono costituire oggetto di registrazione (di marchio di impresa), segni che al momento della domanda siano identici o simili ad un segno già noto come ditta, denominazione, o ragione sociale, insegna o nome a dominio".

Il Circuito Corrilabruzzo esiste da oltre 20 anni, il nome a dominio è registrato da 5, ho l'impressione che qualcuno abbia fatto male i conti, oltre che una ennesima pessima figura dal punto di vista morale. Una altra perla che ho notato solo ora: l'amico Alberto Carulli, Presidente Regionale, si "accolla volentieri un impegno importante", ma come, se ha annunciato le sue dimissioni per il 27 dicembre? E tra 10 giorrni chi ci penserà?

Il Circuito Corrilabruzzo siamo noi, potreste anche rubarci il nome, ma non ne ruberete lo spirito, e le copie non sono mai come l'originale, vedasi la manifestazione pubblicizzata da AbruzzoGare subito sotto, che è una imitazione della Corsa di Babbo Natale dei Runners Pescara, anche con gli stessi costumi che abbiamo distribuito noi a Pescara. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza?

Ho sorriso alla storia di inizio anno dei due GP Marsica, di cui uno è diventato CorriMaster, forse ora avremo due Corrilabruzzo? Non sarà un problema, uno è l'originale l'altro la copia, lancio la proposta di cambiare nome noi, i podisti ci conoscono e sceglieranno liberamente, se gli sarà permesso. Putroppo ne risentirà l'immagine di tutti e in particolare quella dell'ente a cui non mi onoro più tanto di appartenere.

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