1* Trofeo Città di Celano
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- Creato Giovedì, 02 Aprile 2015 20:03
- Scritto da CSEN Abruzzo
Si è svolto domenica 29 marzo 2015 il 1* Trofeo di Judo Città di Celano, organizzato dal Comitato Regionale C.s.e.n. Abruzzo Settore Judo in collaborazione con il Comitato Regionale Libertas e con il Patrocinio della Fijlkam Abruzzo.
Il responsabile regionale M° Giovanni Innamorati ringrazia i collaboratori Silverio Spurio,Fabio Di Profio,Francesco Zurzolo, Simone Santirocco,Daniele Scarpelli ,tutti i ragazzi che si sono prestati come steward e i tecnici delle 15 società che hanno partecipato all'evento.
Non si diventa Re per caso
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- Creato Lunedì, 23 Marzo 2015 19:13
- Scritto da Federico Violante
Giorgio Calcaterra ci ha offerto domenica un'altra pagina indimenticabile della sua carriera di atleta. Non che ce ne fosse bisogno dopo avere vinto 9 volte la 100Km del Passatore, tre titoli mondiali nella 100Km, e una infinità di altre gare, ma sono quelle cose che ti fanno amare il Calcaterra uomo, molto oltre il Calcaterra campione.
Dopo avere corso senza risparmiarsi più di tanto, chiudendo nono in 2h34' la maratona di Roma, è ripartito per ricorrerla di nuovo ed arrivare al traguardo con l'ultimo, come aveva annunciato giorni fa.
Al cronista che lo intervistava all'arrivo, chiedendogli, "ma come fai ad avere voglia di ripartire in queste condizioni e dopo avere già speso molto?" poche parole ed un sorriso, "è vero, non è facile, ma tanti amici mi hanno salutato, mi hanno detto che mi aspettano, voglio farlo per loro, devo passare all'antidoping, poi riparto...".
Personalmente, mi fa piacere che all'onore delle cronache, incoronato insieme a "Re Giorgio", quello vero, sia andato Eligio Lomuscio, noto per lo più agli addetti ai lavori (chi come me si occupa di classifiche) perchè assiduo frequentatore delle maratone ed ultramaratone, dove arriva regolarmente e tranquillamente nelle retrovie, senza ambizioni di classifica se non quella di esserci. Mi posso sbagliare, ma mi sembra che le 21 edizioni della Maratona di Roma le abbia corse tutte.
Per un giorno, e grazie ad una persona come Giorgio, anche Eligio, il runner comune a cui molti di noi assomigliamo, ha avuto la sua giornata di gloria, un meritatissimo "Oscar alla carriera". Peccato che in TV non lo abbiamo visto, ma questo è il business, lo sport è un'altra cosa, e meno male che ci sono persone come loro a ricordarcelo. Campioni si può anche nascere, ma "Re" nel cuore della gente non si diventa per caso.
Uno dei primi commenti che ho letto, e che mi ha molto colpito era di pochi minuti dopo la fine dalla maratona, sul profilo di Giorgio, da parte di una sua fan, Francesca Mei, che riporto testualmente:
"2:34:26, Tempo del primo giro. (Nono posto). Un'ora di stop per l'antidoping. Secondo giro e taglia il traguardo con l'ultimo partecipante. E scatta il selfie!!
Giorgio Calcaterra è molto amato non a caso. Spesso si usa a sproposito la frase "uno di noi", ma non oggi. Questa sua impresa correndo vicino a maratoneti di ogni ritmo e provenienza ci fa credere che davvero lo sport sia una fede e che chiunque ci creda e lo abbracci possa praticarlo per la sua personale crescita umana. Complimenti!
A chiunque oggi abbia portato a termine la distanza correndo nella storia...che sia Re per molti e nel tempo come lo è Giorgio Calcaterra o che sia Re solo per se stesso e chi lo ha sostenuto nella preparazione."
Non penso di poter esprimere meglio il mio rispetto e ammirazione per Giorgio Calcaterra, persona che chiunque lo abbia conosciuto un po più da vicino non può che amare, per cui mi rimetto alle parole di Francesca.
Chiudo con le parole proprio di Giorgio: “Ho faticato non poco per raggiungere l'ultimo, ma ho voluto così festeggiare e onorare anche chi corre senza l'obiettivo della vittoria!".
Grazie Giò, con il tuo gesto hai onorato tutto lo sport italiano, e ce n'era molto bisogno, spero che il tuo regno duri ancora molto a lungo.
E' forse l'ultima cosa pulita che rimane in italia.
Campionato Nazionale e Regionale di Danza 2015 a Pescara
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- Creato Sabato, 07 Marzo 2015 21:54
- Scritto da Comitato CSEN Abruzzo
Domenica 19 Aprile a partire dalle 9.30 si disputerà a Pescara presso il teatro "Ennio Flaiano" il campionato CSEN 2015 di Danza. La manifestazione sarà valida come Campionato Nazionale di danza Classica e Neoclassica, e come Campionato Regionale di Danze Artistiche.
La partecipazione al concorso è riservata alle associazioni affiilate CSEN e i partecipanti devono essere tesserati per l'anno in corso. Per le categorie e le specialità, rimandiamo al regolamento tecnico allegato. La segreteria organizzativa è a disposizione all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. e al numero di telefono 334.3126039 (Emanuela).
Per l'iscrizione, compliare ed inviare i moduli per l'associazione e per le coreografie, all'indirizzo email indicato o a mezzo fax al numero 085.4214867, insieme alla ricevuta del versamento della quota di acconto come indicato sul regolamento. Il termine per le iscrizioni è fissato all'11 Aprile.
Non sono previsti premi in denaro, ma potranno essere assegnate borse di studio e partecipazioni al Campus Estivo CSEN.
No, non sono mai le solite corse...
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- Creato Mercoledì, 25 Febbraio 2015 22:41
- Scritto da Federico Violante, CSEN
Domenica 22 febbraio si è corso in località Majelletta a Passolanciano, per la seconda edizione della IceRun, la gara di corsa sulla neve ideata dai Letsers di Danilo Tomei. Organizzare questo tipo di gare è complicatissimo, perchè c'è bisogno di neve, magari non troppa, e il percorso va preparato palmo a palmo. Qualsiasi previsione si possa fare, va adattata alle condizioni del giorno della gara, e così il percorso. Infatti i due giri da 5 km sono prima diventati tre da 3 km e alla fine 3 da 2.5 perchè un'ora prima della partenza nevicava allegramente e se venivano ricoperti i segnali era difficile seguire il percorso. La neve poi, pur essendo fondamentalmente acqua congelata è pur sempre acqua, e non è amica delle attrezzature che usano elettricità. Comunque sia, è andata, e soprattutto per chi ha corso, ma anche per noi di CSEN e lo staff di Let's Run è stata una giornata divertentissima.
Un grande merito che riconosco a Let's Run, ma a ben vedere a tutte le società che organizzano con CSEN è di sapersi distinguere con innovazione ed originalità. La IceRun, "Yes We Run" in Maggio e "Sulle Tracce del Lupo" in giugno, sono manifestazioni uniche nel loro genere, e chè è molto difficile imitare, sia per l'idea che per la cura dei particolari. Quando ero UISP il buon Luigi Pomponio ci accusava di essere dei "fabbricanti di gare", probabilmente avrebbe molte ragioni di dirlo adesso, vedendo spuntare dappertutto gare pensate solo con lo scopo di danneggiarne altre. A quei tempi in realtà non se ne fabbricavano poi tante, solo che con molto impegno e un po di innovazione, gare esistenti ma poco conosciute diventavano sempre più importanti e competevano, per così dire, con i mostri sacri Fidal. Chi c'era se lo ricorda molto bene.
Adesso tutto è marketing, e si vende fumo a volontà. Non è il nostro caso. Non ci interessano i record, non ci interessano i top runner, se vengono ci fa piacere, ma sono trattati come tutti gli altri, non mettiamo in palio soldi ai primi (e poco o niente ai secondi) ma premi decorosi per quante più persone possibile. Misuriamo le nostre gare dalla soddisfazione dei partecipanti e dai complimenti ricevuti. I numeri ci danno ragione, ma non viviamo per questo. In questo sono molto soddisfatto delle società CSEN e non rimpiango di certo chi ha scelto altre strade correndo dietro alle sirene. Il tempo è galantuomo, ma la differenza è evidente già adesso.
Per il 2015 abbiamo in programma degli appuntamenti molto interessanti, a Maggio a Chieti (Yes We Run) e Pratola, a giugno a Lanciano prima al supercarcere, poi per il Frentania Trail, e a Bocca di Valle (Sulle tracce del Lupo). A Luglio a villa Romagnoli e Lama dei Peligni, ad Agosto di nuovo a Lama e a Borrello, a Settembre torniamo a a Pratola per la mezza maratona, a ottobre la Stralanciano, a dicembre l'appuntamento di fine anno con We Run Lanciano.
Ma non cercateci nei circuiti dove troppo spesso si cerca di sfruttare un nome unicamente per spremere soldi. Le nostre non sono mai le solite corse. Hanno personalità.
Qui le classifiche in pdf e il video degli arrivi
Danza sotto le stelle (di Natale)
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- Creato Mercoledì, 10 Dicembre 2014 14:04
- Scritto da Emanuela Scurti, CSEN
Il comitato regionale C.S.E.N. Abruzzo, e’ lieto di invitarla a partecipare alla VII edizione della rassegna “DANZA SOTTO LE STELLE....di Natale”, aperta a tutte le scuole di danza.
Questa edizione si terrà
Domenica 14 Dicembre 2014, presso il Teatro Ennio Flaiano, lungomare C. Colombo Pescara, con inizio alle ore 17.30.
La mattina del 14 Dicembre, alle ore 12 si terrà una open-class di "Stage di JAZZ/VIDEODANCE", livello intermedio/avanzato tenuta dal danzatore e coreografo professionista Tv/Teatro ROBERTO CALDERINI.
Cordiali saluti
Emanuela Scurti
Comitato Organizzatore EVENTI CSEN Abruzzo
Bravo, Domenico!
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- Creato Venerdì, 07 Novembre 2014 21:04
- Scritto da Federico Violante, CSEN Abruzzo
La maratona di New York da sempre divide il mondo dei runner. Per alcuni è LA maratona, quella che una volta nella vita vale la pena di correre. Per altri è solo una tecnica ingegnosa per estrarre soldi da chi corre. L'argomento principale di coloro a cui non piace è che "una maratona è una maratona, 42.195 km, la puoi fare dove vuoi, e di posti belli ce ne sono".
La scienza e l'uso dei GPS hanno smentito questa teoria, la maratona di Roma nel 2013 era intorno ai 43 Km, e ho visto maratone sotto i 42Km e soprattutto mezze sotto i 21. Ma New York è differente, davvero. Tutti quelli che conosco che ci sono andati, me compreso che non ho corso, ci hanno lasciato un pezzo di cuore.
La prima domanda che ho visto farsi al traguardo in molte lingue è: "ma come, è gia finita?", la seconda è: "quando ci potrò tornare?".
A New York il tempo passa in fretta, e non è mai abbastanza per le cose uniche che vale la pena di vedere. Il giorno della maratona invece è molto lungo. La partenza è alle 9:30 più o meno, poi le altre a ondate, ma il ritrovo obbligatorio è alle 5:30, (i professionisti possono arrivare con più calma).
L'anticipo è necessario perchè nell'area di partenza non entra nessuno senza essere perquisito. Gli americani hanno una attenzione maniacale per la sicurezza, e non vogliono scherzi. Vedere l'alba sotto il ponte di Verrazzano è uno spettacolo unico, ma fa molto freddo. Il momento della partenza però prima o poi arriva, sulle note di Frank Sinatra che canta "New York, New York", con delle emozioni che diventano insostenibili, ed indimenticabili mentre percorri, con i lacrimoni che ti si congelano in faccia, il ponte di Verrazzano.
Può essere uguale ad un'altra maratona? No, e hai 42 Km, corsi quasi tutti e 42 con milioni di persone a bordo strada che ti incitano come matti per farti arrivare al traguardo, per capirlo. Ed è un coro che cresce col passare dei minuti, tiepido al confine con l'indifferenza con i primi, caloroso oltre ogni limite con i comuni mortali. Se servisse, ti porterebbero a spalle fino al traguardo.
Ho visto più di un atleta, zoppicante ma inarrestabile, accompagnato con devozione da un volontario verso il traguardo. Non è un caso se New York ha la più alta percentuale tra partenti e arrivati. Nessuno rimane indietro e l'ultimo vale quanto e più del primo. La tradizione nella maratona, almeno tra i maratoneti "veri", vuole che tutti gli arrivati siano a modo loro dei vincitori. Gente che ce l'ha fatta.
A New York questo aspetto è ancora più sentito. Chi si mette la medaglia al collo, non se la toglie più fino a quando torna a casa, e il giorno dopo, forse ancora più del giorno della gara, New York è dei maratoneti. Persone che portano con orgoglio il risultato della loro fatica appeso al collo, riveriti e osannati dai newyorchesi che ti osservano, ti sorridono e si complimentano "oohh, you made it..!", tutti. Probabilmente è vero, lo straniero viene spolpato per bene, ma almeno lo sanno fare.
Nel 2013 il primo abruzzese fu Angelo Cannone 1138mo in poco più di tre ore. Quest'anno l'abruzzo, orfano di Duilio Fornarola, ha visto brillare una nuova stella. Domenico Barbierato della Sorgente di Fara San Martino ha lasciato il suo segno, arrivando 168mo su 50433 arrivati con un 2h43' che è il suo miglior tempo su questa distanza. New York è nota per non essere un percorso facile, ma sono molti a migliorare i propri tempi in questa gara, qualcosa significherà.
Meglio di lui tra gli abruzzesi che conosco (tolto Alberico Di Cecco che nel 2003 arrivò quinto, ma da professionista) fece il lancianese Franco Morena quando Domenico aveva pochi mesi, nel 1986, piazzandosi 161mo in 2h37', ma erano decisamente altri tempi.
Camillo Campitelli, che pure è un nome che da noi merita molto rispetto, nel 1998 arrivò 268mo in 2h47'. In generale non penso saranno stati in tanti a fare meglio, Domenico ha tempo per migliorarsi. E mi sembra di avere capito che l'intenzione c'è, con calma.
Tornando al presente, quest'anno la pattuglia abruzzese era piccola, ma agguerrita. Oltre a Domenico, ci hanno fatto onore Umberto Di Gregorio, Alessandro Piccinini, Nicolino "zuzu" Catalano di Vasto abbattuto dal vento al secondo Km, ma arrivato al traguardo in poco più di 3h'30, Annalisa Fitti, Davide Serra, Fabrizio Tranquini, Nicola e Valentino Sciotti, Mario Bollini, Mauro Talamonti, Valerio Valenti, Maurizio Dionisio, Pasquale Tieri ed Emiliano Acquarola, Giovanna Sperandio, Francesco Gualandri, Enzo De Santis, Elvita Redavid, Stefania Di Giannantonio, Michele Menotta, Giorgia Manilla, Antonio Costantini, Giuliano Del Signore, Clara Rastelli, Roberto Angelantoni, Maurizio Michilli, Franco Della Cagna, Sonora e Walter Zurlo, Dino Onofri, Laura Di Murro. Mi scuso se ho saltato qualcuno, ma non è facile trovarvi tutti.
Comunque complimenti, siete dei vincitori.
Un ultimo saluto
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- Creato Martedì, 21 Ottobre 2014 19:51
- Scritto da Pietro Barbierato
Ieri ad accompagnare Duilio Fornarola negli ultimi metri della sua corsa terrena non c'erano solo i cittadini di Atessa, ma anche runner da tutto l'Abruzzo e dal Molise. Molti con la divisa della loro squadra, altri in abiti civili. Se in qualche modo ci vedeva gli avrà fatto piacere vedere in quanti lo stimavano.
C'erano i rappresentanti di CSEN e UISP, gli organizzatori della Maratona D'Annunziana, un po' di giudici di gara. C'era anche lo speaker, e in realtà c'era anche qualche assente, ma pochi.
Abbiamo pianto ascoltando il ricordo degli amici più stretti, e vedendo la sua bara portata a spalla dagli amici dei Lupi D'Abruzzo, salutata alla fine della cerimonia da un lancio di palloncini bianchi e blu, i colori della sua squadra.
Anch'io avevo il mio pensiero che gli lascio su questa pagina. Non amo i social network, non saprei come altro fare.
"Caro Duilio, nei 36 anni della nostra conoscenza ci siamo ritrovati spesso nelle gare podistiche, nelle riunioni dei direttivi AVIS, nei Certame di poesia; il tuo saluto era sempre un caloroso abbraccio che mi mancherà. Soprattutto tu mi mancherai. Ciao, Pietro."