Abbiamo perso un amico
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- Creato Domenica, 19 Ottobre 2014 20:10
- Scritto da Federico Violante, CSEN Abruzzo
Oggi molti, se non tutti i podisti abruzzesi, piangono la scomparsa di una persona un po' speciale. Non è la prima volta, che il mondo del running perde qualcuno, ma in questo caso è diverso.
Duilio Fornarola non ha un passato da Top Runner o da grande dirigente sportivo, ma da persona comune, di grande intelligenza e sensibilità, amante dello sport, praticato per una vita intera e lunga. E' stato il simbolo e l'ambasciatore della nostra regione nel ruolo di "podista della porta accanto".
L'affetto che tutti proviamo per lui si tocca con mano dagli articoli sui giornali, ma molto di più dal fiume di commenti e ricordi sui social network.
Era atteso tra due settimane alla dodicesima partecipazione alla maratona di New York dove avrebbe compiuto 82 anni, e aveva dietro le spalle sei partecipazioni alla 100Km del passatore negli anni 80. Si può semplificare dicendo che è stato uno che di strada ne ha fatta, e non solo nel running.
Ho avuto il privilegio di correre alcune volte con lui in gara, (è noto che io non sono mai stato un top runner per cui al suo passo mi trovavo bene), e mi lascia dei ricordi preziosi che porterò molto a lungo con me.
Dotato di una intelligenza vivace e profonda, ha scritto anche un libro dedicato alla "sua" Atessa, pur essendo nativo di Penne. Sempre sereno, sempre sorridente, sempre con lo sguardo rivolto al futuro.
La sua più grande gioia era correre, e particolarmente correre per prepararsi per tornare a New York ancora una volta. Se mai avesse una preoccupazione, era quella di non poterlo più fare.
Ha avuto una vita intensa e soddisfacente, ci ha lasciato facendo quello che amava fare, e almeno di questo sono contento per lui. Se avesse potuto esprimere un desiderio penso che avrebbe chiesto di tornare ancora una volta a New York, o se proprio non si poteva, di riuscire almeno a tagliare il traguardo.
Ci ha provato in tutti i modi, e vederlo arrivare un po' barcollando per poi cadere a pochi metri dal traguardo è stata una cosa veramente dolorosa. Personalmente e a nome di CSEN, (Duilio è stato un nostro tesserato), sono vicino alla famiglia ed ai suoi Lupi D'Abruzzo, che perdono una persona unica e irripetibile.
Tutti noi, anche i pochi che non lo hanno conosciuto personalmente, abbiamo perso un amico.
5 Atleti Frentani in Nazionale di Karate
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- Creato Giovedì, 16 Ottobre 2014 19:50
- Scritto da Elisa Gandelli - CSKS
Sono partiti questa mattina con destinazione Verona gli Atleti Frentani convocati in Nazionale dalla FEKAM per i Campionati Mondiali di Karate Cadetti/Junior che si svolgeranno a Stettino (Szczecin) in Polonia dal 17 al 19.
La compagine Azzurra che ha come ritrovo Verona, partirà nella giornata alla volta di Stettino, cittadina situata al nord della Polonia, dove si svolgerà il 5° Campionato Mondiale di Karate WUKF (World Union Karate-Do Federations) riservato a Cadetti (dai 15 ai 17 anni) e Junior (dai 18 ai 20 anni).
Cinque sono gli atleti del C.S.K.S. CLUB Lanciano dl M° Pietro Antonacci che sono stati selezionati per questa importante trasferta: Rullo Angelo Umberto 19 anni, Lauditi Anisia 18, D’Onofrio Alessia 16, e i fratelli Di Lallo Alessio e Di Lallo Nicolò entrambi 15 anni.
La convocazione di Gabriele Farina con l’incarico di Coach Azzurro, una gradita sorpresa, completa la compagine che da Lanciano parte per la Polonia.
Gli Allievi del M° Antonacci, sono tra i pochi a essere stati convocati per competere in entrambe le discipline del Karate, Kata (Forme) e Kumite (Combattimento), esclusa Lauditi convocata solo per il Kata, tutti gli altri faranno parte anche delle squadre di Kumite. Una bella soddisfazione per il M° Pietro Antonacci e tutto lo staff del C.S.K.S. CLUB LANCIANO.
Leggi il comunicato stampa integrale
Quando la legge non è uguale per tutti
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- Creato Lunedì, 13 Ottobre 2014 20:16
- Scritto da Federico Violante, CSEN Abruzzo
Venerdì 10 ottobre è stata pubblicata una circolare Fidal che sollecitava il rispetto di una regola che per loro è considerata importante, tanto che in un'anno è la seconda volta che la ripetono. Riguarda i cosiddetti "Atleti di elite". Chi sono?
Gli atleti di elite, per Fidal sono i gioielli di famiglia, da vendere con buon profitto sulle piste e sulle strade d'Italia. La qualifica di atleta di elite, nel nostro mondo si ottiene correndo i 10km sotto i 30’15″ se uomini o i 34’30″ se donne, la mezza rispettivamente in 1h05’30″ o 1h17’00″ o la maratona sotto i 2h18’ se uomini o 2h40’ se donne.
Se raggiungi questi tempi, vieni inserito in una lista che dice che per Fidal sei un bene prezioso, così prezioso che puoi correre solo nelle gare classificate come gare nazionali o internazionali, oppure nella regione dove sei tesserato, così almeno ti alleni. Che differenza c'è tra una gara nazionale e una regionale? La tassa gara, è ovvio. Nelle gare nazionali c'è l'euro ad atleta iscritto e una quota fissa che va da 1000 a 2000 euro, dipende dalla distanza. Se la gara è regionale l'euro ad atleta iscritto e la tassa gara sono a discrezione del comitato regionale.
Stringendo, se vuoi far correre nella tua gara gli atleti di elite, deve essere almeno "nazionale", quindi si parte da 1000 euro per una 10Km, più un euro a iscritto. Un bel pacco di soldi. In Abruzzo una gara che rispetta questa regola è la Corsa di San Martino , del buon Raffaele Traini che ogni anno si svena per questo (poi magari l'euro ad iscritto glie lo evitano), ma lui è uno ligio alle regole. Onestamente lo hanno fatto anche la Notturna Pennese e la Pretuziana, altre gare nazionali su strada sul sito Fidal non ne ho viste. Gli altri a volte fanno i furbi. La sanzione per chi è furbo è di 5000 euro come da articolo 21 delle "norme per l'organizzazione delle manifestazioni ".
Mi fa sorridere la scelta di tempo. Quindici giorni fa si inventano che per decisione divina se hai una tessera Fidal devi correre per forza come Fidal anche se non vuoi, ma questa regola vale solo se l'altra tessera è CSEN perchè altri 15 che erano Libertas e uno che era UISP non li vedono, e pretendono anche di avere ragione.
Venerdì Fidal ricorda che esistono delle regole e che vanno fatte rispettare. Due giorni dopo, Domenica alla Stralanciano, la prima e la seconda donna, che vincono rispettivamente 250 e 200 euro, e quindi sono ampiamente nel campo di applicazione delle regole Fidal, erano atlete di elite (l'elenco è qui ), non abruzzesi, che non potevano correre in una gara regionale.
Le vogliamo rispettare queste regole, le vostre, quelle vere? Arriverà la multa da 5000 euro? Penso di no. La legge non è uguale per tutti. Poi però mi scrivete pretendendo che ordini alle mie società di rifare i volantini perchè secondo voi gli EPS non possono premiare le categorie. Ma su quale pianeta?
Io intanto mi sono beccato telefonate dal sabato pomeriggio "sono al ritiro pettorali, sono due volte che ci torno, non si vede nessuno". Lo scorso anno la mezza maratona l'avevo seguita io, avranno pensato che ne sapessi qualcosa. La mattina per lo stesso motivo, "ho fatto il fax, mi hanno risposto, dove sono i miei pettorali?" La migliore verso le 12.30 "Fred, scusa ma stai pranzando? Per favore vieni a dare una mano a questi qui che io vorrei andarmene a casa".
Dove fosse il problema con le classifiche l'ho immaginato, non è facile riscontrare i numeri degli organizzatori (1030), con i dati dei chip (634) e con i numeri presi dai giudici. Soprattutto quando ti trovi Rita Mascitti che arriva prima, seconda e terza nella F45 (poi corretta nella classifica sul sito corrilabruzzo, dove però hanno lasciato Lorella Bassani quarta), o Gianluca Luciani 12mo, 13mo e 14mo nella M40. Poi magari qualcuno ha notato che i tempi erano 1'30" più generosi, forse era prevista una compensazione per il caldo. Da controllare ce n'era. E per favore, la prossima volta che iscrivo qualcuno come "CSEN Abruzzo Atletica" non mi cambiate il nome della società con "Abruzzo Atletica" o "libero". Non dimostra finezza o superiorità, ma solo sciatteria.
Poi per la par condicio, anche nella non competitiva ci sono due Nicola Bomba con il pettorale 828 e due Gianluca Sasso con il 936. Andavano così veloce che ce li hanno messi due volte. Poi quanti tra loro hanno veramente corso e quanti erano spettatori o semplicemente iscritti, non so se lo sapremo mai, ma magari a voi piace così, c'è più spazio per la "buona politica".
Noi non voltiamo la testa dall'altra parte
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- Creato Sabato, 11 Ottobre 2014 09:58
- Scritto da Federico Violante, CSEN Abruzzo
Alcuni giorni fa ho ricevuto una telefonata dal presidente di una nostra società, che mi informava di un episodio spiacevole, in effetti grave e assimilabile al bullismo, avvenuto a l'Aquila in occasione della "Corsa di Miguel e Michela". Che fosse accaduto qualcosa lo avevo intuito da uno scambio di complimenti che ho visto scorrere su un social network. Ero indeciso se chiamare io, ma non ne ho avuto nemmeno il tempo.
I fatti sono questi: Una atleta tesserata CSEN con una nostra società, la Podistica Luco dei Marsi, e contemporaneamente Fidal con Plus Ultra di Trasacco, è stata iscritta insieme ad altri come Podistica Luco. Poco prima della partenza si è presentato un signore, dicendo che a seguito di un ricorso, avrebbe dovuto correre come Plus Ultra. Badate, non è andato a dirglielo il suo presidente Fidal, ma un tale Marcello Casasanta, dichiarando di interpretare un regolamento Fidal che parla chiaro. "In una gara Fidal, chi è tesserato con una società Fidal deve correre per forza con quella".
Il Presidente della società CSEN si è opposto, dicendo che questo fatto a lui sembrava un tantino anomalo, ma si è trovato di fronte un muro. "Lo dice il regolamento, lo dico io, così è". Questa cosa veramente poteva deciderla e comunicarla soltanto un giudice Fidal, e nessuno delle persone coinvolte lo è.
Ma va bene. Signorilmente l'atleta ha accettato la decisione senza protestare, poi a seguito di un contatto in corsa si dice abbia perso il chip non venendo classificata (), ma per il mio presidente i dubbi restavano forti. Dopo la gara, è arrivata la "sentenza" da parte del presidente dell'altra società. Secondo loro se hai una tessera Fidal, praticamente hai firmato un mutuo, e almeno nelle gare Fidal sei una proprietà della società Fidal. Questa è la legge. Lo dicono loro, ma le cose non stanno esattamente così. In ogni caso sappiate che lo pensano davvero, quindi pensateci anche voi prima di firmare. Ho sentito anche dire che qualcuno pensa di tornare il prossimo anno alle gare "Riservate Fidal". Non credo si possa fare, se non per campionati Nazionali o Regionali a prova unica, ma mi sembra una ottima idea, così vediamo dopo cinque gare quanta gente andrà lì e quanta andrà alle gare degli EPS. Però sappiate che a parte quei casi le regole, quelle vere, lo vietano.
Comunque, ho chiesto spiegazioni ed alla fine è arrivato, a me e per conoscenza anche alla presidenza Fidal Abruzzo, il famoso documento Fidal che diceva tra le altre cose che gli EPS non possono premiare le categorie. Ma quello non è il documento che Fidal, CSEN e gli al tri EPS hanno firmato, è una sua pessima interpretazione, che io denunciai immediatamente e che venne sbugiardata nel giro di poche settimane . Gran bella figura devo dire, ma non è tutto qui.
Ho controllato le classifiche, e in quella gara c'erano altri 16 atleti che avevano una tessera Fidal con una società diversa da quella con cui risultano in classifica. 4 di loro hanno corso per Tocco, e 11 erano tesserati Fidal "Corrilabruzzo", il cui presidente è proprio il signore che diceva che questa cosa era vietata. Ma guarda...
In mezzo ad una simile strage regolamentare, l'unica persona a cui applicate questa genialata è un tesserato CSEN? La cosa più ridicola di tutte è che questa regola non esiste in nessun regolamento Fidal, e meno ancora esiste nella convenzione. Tra l'altro, scusatemi, ma perchè mai in una gara Fidal le categorie sono quelle degli EPS? Fidal non ha la M30, o la 16-23 (in quella fascia ne ha tre di categorie). Quindi, ammesso che quella regola esistesse, la gara non era una "pura gara Fidal" (altrimenti non potevano partecipare i tesserati non-Fidal) era Fidal/EPS, ed era regolata dalla convenzione.
Fonti bene informate mi dicono che Fidal era già partita a suon di diffide da prima ancora che io prendessi carta e penna, ma per tutt'altra ragione, cioè perchè uno dei primi classificati ha corso per Tocco (che è Fidal), ma in realtà è tesserato Running Free (che è lo stesso Fidal), e qualcuno si era già arrabbiato. E se avessero notato che non era solo uno ma ce n'erano altri tre?
Il fatto di prendersela con una nostra atleta, accusandola di avere violato una norma inesistente, costringendola a cambiare società, lei si, ma altri 16 nella stessa posizione no, è una discriminazione molto grave, e un vero e proprio atto di bullismo e inciviltà.
La nostra protesta è stata inviata anche alla Fidal nazionale, ma siccome è stata una violazione grave, abbiamo valutato se fosse il caso di portare la questione ancora più in alto. Per il momento ci siamo fermati lì, pensiamo alla "ragazzata" e vogliamo sperare che non si ripeterà mai più. Ma se accadesse di nuovo, tranquilli, ce ne occuperemo. Il podismo non è una proprietà privata.
A differenza di chi pensa che basti indossare una tuta con scritto "giudice di gara", per pontificare di regole e combinare casini, io un giudice di gara lo sono diventato attraverso dei corsi nazionali, e conosco i regolamenti quanto la lingua italiana. Anche se per mia scelta diserto certe gare, sappiate che CSEN c'è, e vi osserva. Noi siamo al fianco delle nostre società e dei nostri tesserati, e non voltiamo la testa dall'altra parte. Quindi vi invito a comportarvi da persone serie, non fare altre stupidaggini, e se possibile non pensarle nemmeno. Chiarisco che non ce l'ho con Fidal, che reputo una istituzione seria nel suo ambito, ma con coloro che gli rovinano l'immagine per soddisfare la loro vanità.
Una Domenica in Mountain Bike
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- Creato Lunedì, 06 Ottobre 2014 16:46
- Scritto da Angelo D'Ulisse, Majella Sporting Team
Domenica 12 ottobre un nuovo, entusiasmante appuntamento a Lama dei Peligni (CH). Tutti in MTB alla scoperta dei sentieri della Majella. Vi aspettiamo...iscrizioni a €15 entro giovedì su www.sulleormedelcamoscio.it
La manifestazione, aperta a tutti i cicloamatori (competitiva) e cicloturisti (escursione non competitiva) in regola con il tesseramento 2014 e con le vigenti disposizioni sanitarie in materia sportiva, prevede due percorsi in parte coincidenti e con difficoltà medio-alta: 26 km per gli agonisti e 16 km per i cicloturisti. Per i dettagli visitare la pagina “Il Percorso“.
Questi ultimi saranno invitati a partire in coda agli agonisti, non saranno inseriti nella classifica finale, ma verranno conteggiati ai fini della classifica per società.
Il numero massimo dei partecipanti alla competitiva sarà di 100 ciclisti.
La partenza avverrà da Piazza Umberto I di Lama dei Peligni (CH) alle 10:15 con arrivo nella medesima località.
*** Gli organizzatori hanno comunicato che la gara è stata annullata. ***
Cerchiamo uomini liberi
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- Creato Sabato, 04 Ottobre 2014 09:05
- Scritto da Federico Violante, CSEN Abruzzo
E, ovviamente, anche donne. Da un paio di mesi abbiamo costituito la ASD CSEN Abruzzo Atletica, la sede è la sede di CSEN a Pescara, in comune con altre discipline.
Lo scopo è di dare una tessera ed una assicurazione ai molti corridori "liberi" che circolano nelle gare su strada, anche se nelle nostre gare possono continuare ad esistere. Tutti gli altri enti, UISP e Fidal in testa, li hanno vietati, almeno così scrivono sui siti, ma chissà come mai nelle loro classifiche ci sono lo stesso (gli antichi dicevano 'pecunia non olet').
Ci sono addirittura dei medici, non so istruiti da chi, che se non sei tesserato non ti rilasciano il certificato, gran cavolata perchè senza certificato medico non si potrebbe tesserare nessuno. E' il certificato che è obbligatorio per legge, non il tesseramento.
Nelle nostre gare i "liberi" possono restare come sono, per noi non sono un fastidio perchè la nostra assicurazione RCT li copre comunque, ma non hanno assicurazione infortuni perchè quella è personale, e se sei tesserato con un ente è obbligatoria (te la deve dare l'ente) altrimenti non ce l'hai. Qualche ente furbetto, quelli che danno le tessere gratis, fa finta di non saperlo, ma non è il caso nostro.
Il nostro riferimento sono i "non tesserati", ma visto che ci siamo vorremmo dare un riparo anche agli altri uomini e donne che vogliono essere liberi dentro, senza un presidente che gli dice come vestirsi, a quali gare andare o non andare, cosa dire o cosa pensare. In questi due mesi abbiamo fatto un po di prove e sembra che la cosa funzioni. Non lo abbiamo mai detto in giro, ma già il fatto di vedere qualche "CSEN Abruzzo Atletica" nelle classifiche ha destato una certa curiosità e già ho un po' di persone in lista.
La nostra tessera costerà 3 euro (almeno quelle che emetterò fino al 31/12, poi vediamo), varrà per tutti gli sport, e per 365 giorni di calendario. Ci potete correre dovunque, al massimo vi possono richiedere il certificato, e nulla di più. Al momento non è pronta una divisa sociale, stiamo decidendo il fornitore, (se si fa avanti qualche sponsor è il benvenuto, ma non c'è fretta), non sarà obbligatoria. Non intendiamo rubare tesserati a nessuno, ma è ovvio che chi ha il mal di pancia per certe cose, con me come presidente si troverà un po meglio. A noi interessa che facciate sport e vi divertiate, in sicurezza e con le garanzie del caso. Per tutto il resto ci sono gli altri, e da quello che sento sono felice di stare da un'altra parte, fuori da certi giochi.
CSEN che è un ente non-agonistico (il solo che conosco), nelle sue gare accetta anche i certificati non agonistici, ma per partecipare alle gare degli altri sono necessari quelli agonistici, quindi sappiatevi regolare. Chi fa più sport, con chiunque sia tesserato, si ricordi di farli scrivere tutti quando va a fare la visita medica, eviterà molti problemi.
Se qualche società è interessata ad affiliarsi, l'affiliazione per l'atletica costa veramente poco, si può fare con decorrenza settembre o gennaio, lo scegliete voi, e non ha l'assicurazione RCT. Ovviamente se correte solo e non organizzate nulla, l'assicurazione non vi serve e siete a posto così.
Se organizzate eventi, l'assicurazione è a parte, per noi costa 155 euro, e copre tutti i partecipanti a tutti gli eventi anche di sport assimilati, come duathlon o triathlon, che organizzate nell'anno, e se organizzate gite o viaggi per eventi sportivi vi copre anche quelli. Già solo per questo ne vale la pena, e non vi chiediamo di rinunciare ad altre affiliazioni che avete, se vi piacciono. Abbiamo il GAP Pratola e Runners Sulmona che sono CSEN/UISP e i Lupi D'Abruzzo che sono CSEN/Libertas.
In questi anni, almeno per l'atletica, non c'è stata nessuna "tassa gara", e non ci sarà sicuramente anche nel 2015. Non ci sono costi aggiuntivi, non c'è trucco e non c'è inganno. E il presidente regionale di CSEN, che non sono io che mi occupo prevalentemente di atletica, è un galantuomo. Parola di Fred.
Perchè costi così bassi? Beh, CSEN è l'ente che ha più tesserati in italia, non è legato a sindacati o partiti politici, ha una struttura federale, in cui i prezzi sono stabiliti per regione, e soprattutto snella. Per promuovere l'atletica mi è stato accordato un trattamento di favore, ma il segreto è che non ci interessa apparire, e non abbiamo caste da mantenere, anche se io personalmente investirei qualcosina di più in tecnologia. Il mio incarico, ad esempio, non prevede retribuzione, sono un volontario, come tanti altri.
Non amo lasciare i miei recapiti personali su internet, ma non credo sia un problema contattarmi per chi è interessato.
1° Trail Frentania - Siamo sulla buona strada
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- Creato Venerdì, 03 Ottobre 2014 09:48
- Scritto da Federico Violante
Inizio il post con una citazione che mi ha molto colpito, perchè esprime un pensiero profondo e non banale: "Gara di una rara bellezza rurale, il pettorale numero 1 è per me motivo di orgoglio. Queste preziose gare dimostrano che la dittatura della massa non è in grado di soffocare la passione e la generosità di persone realmente amanti di questo sport, con la voglia di viverlo e farlo vivere nella sua espressione più rurale, più autentica."
In effetti questa gara, ed io ne sono testimone, è stata preparata veramente con amore e dedizione, in mezzo a tante avversità, tra cui il cambio di data imposto dal comune pare perchè il giorno dopo c'era la cerimonia del "mastrogiurato", e la politica locale evidentemente era troppo impegnata.
Ma si può fare un trail a Lanciano? Pare di sì, a parte "il corridoio di lancio" di circa 1 Km, per uscire dal centro del paese in direzione "Bosco di Sant'antonio", il resto del percorso che io conosco perchè da anni è teatro di un allenamento "digestivo" del 26 dicembre, è veramente un pezzo di natura incontaminata che è difficile anche immaginare. I commenti dei "finisher", e le foto di Angelo Rapino, lo hanno evidenziato tutti.
Pacco gara e premiazioni, erano di ottimo livello, particolarmente viste le "suole" che si trovano in giro di questi tempi. Di sicuro non si vive e non si corre per questo, ma è stata una chiara dimostrazione di serietà. Anche la location scelta per partenza e arrivo era spaziosa e curata nei minimi dettagli, compreso lo spazio per le iscrizioni attrezzato di tutto punto. Qualcosa che in gare con ben altro budget e ben altro nome, non ho mai visto. E ho detto tutto.
Complimenti a Massimiliano Serrapica di Crew e ai fratelli Antonio e Valerio De Pamphilis per l'esordio col botto. Ci hanno dato una lezione di capacità ed efficienza, cioè che se si vuole fare bene, si può.
Personalmente ho apprezzato, da ultimo cronico e difensore degli ultimi (chi mi ricorda lo sa), la coppa riservata all'ultimo arrivato. Un ulteriore segno di civiltà sportiva.
Dal punto di vista prettamente sportivo, il vincitore è stato Michele Del Giudice, davanti a Antonio Bucci e l'eterno Camillo Campitelli, poi Pino Paione e Dimitri Nelli, ma anche Davide Foresi, Franco Morena, Francesco Sacramone, Paolo Rullo, Giacinto Verna, Orazio Di Campli.
Tra le donne, prima Chiara Cruciani, davanti a Carla Di Persio, Tiziana Calbè, Lidia Scenna ed Emanuela Fedele, a seguire Margherita Di Bernardo, Simona Sebastiani, Patrizia Pili, Felicetta Troilo, Maria Luisa Ortolano, Milva Biraghi, Antonella Cilli, Sonia Melatti, Angela Cursio, Simona Pompa, Angela Pizzi.