Noi non voltiamo la testa dall'altra parte
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- Creato Sabato, 11 Ottobre 2014 09:58
- Scritto da Federico Violante, CSEN Abruzzo
Alcuni giorni fa ho ricevuto una telefonata dal presidente di una nostra società, che mi informava di un episodio spiacevole, in effetti grave e assimilabile al bullismo, avvenuto a l'Aquila in occasione della "Corsa di Miguel e Michela". Che fosse accaduto qualcosa lo avevo intuito da uno scambio di complimenti che ho visto scorrere su un social network. Ero indeciso se chiamare io, ma non ne ho avuto nemmeno il tempo.
I fatti sono questi: Una atleta tesserata CSEN con una nostra società, la Podistica Luco dei Marsi, e contemporaneamente Fidal con Plus Ultra di Trasacco, è stata iscritta insieme ad altri come Podistica Luco. Poco prima della partenza si è presentato un signore, dicendo che a seguito di un ricorso, avrebbe dovuto correre come Plus Ultra. Badate, non è andato a dirglielo il suo presidente Fidal, ma un tale Marcello Casasanta, dichiarando di interpretare un regolamento Fidal che parla chiaro. "In una gara Fidal, chi è tesserato con una società Fidal deve correre per forza con quella".
Il Presidente della società CSEN si è opposto, dicendo che questo fatto a lui sembrava un tantino anomalo, ma si è trovato di fronte un muro. "Lo dice il regolamento, lo dico io, così è". Questa cosa veramente poteva deciderla e comunicarla soltanto un giudice Fidal, e nessuno delle persone coinvolte lo è.
Ma va bene. Signorilmente l'atleta ha accettato la decisione senza protestare, poi a seguito di un contatto in corsa si dice abbia perso il chip non venendo classificata (), ma per il mio presidente i dubbi restavano forti. Dopo la gara, è arrivata la "sentenza" da parte del presidente dell'altra società.
Secondo loro se hai una tessera Fidal, praticamente hai firmato un mutuo, e almeno nelle gare Fidal sei una proprietà della società Fidal. Questa è la legge. Lo dicono loro, ma le cose non stanno esattamente così. In ogni caso sappiate che lo pensano davvero, quindi pensateci anche voi prima di firmare. Ho sentito anche dire che qualcuno pensa di tornare il prossimo anno alle gare "Riservate Fidal". Non credo si possa fare, se non per campionati Nazionali o Regionali a prova unica, ma mi sembra una ottima idea, così vediamo dopo cinque gare quanta gente andrà lì e quanta andrà alle gare degli EPS. Però sappiate che a parte quei casi le regole, quelle vere, lo vietano.
Comunque, ho chiesto spiegazioni ed alla fine è arrivato, a me e per conoscenza anche alla presidenza Fidal Abruzzo, il famoso documento Fidal che diceva tra le altre cose che gli EPS non possono premiare le categorie. Ma quello non è il documento che Fidal, CSEN e gli al tri EPS hanno firmato, è una sua pessima interpretazione, che io denunciai immediatamente e che venne sbugiardata nel giro di poche settimane
. Gran bella figura devo dire, ma non è tutto qui.
Ho controllato le classifiche, e in quella gara c'erano altri 16 atleti
che avevano una tessera Fidal con una società diversa da quella con cui risultano in classifica. 4 di loro hanno corso per Tocco, e 11 erano tesserati Fidal "Corrilabruzzo", il cui presidente è proprio il signore che diceva che questa cosa era vietata. Ma guarda...
In mezzo ad una simile strage regolamentare, l'unica persona a cui applicate questa genialata è un tesserato CSEN? La cosa più ridicola di tutte è che questa regola non esiste in nessun regolamento Fidal, e meno ancora esiste nella convenzione. Tra l'altro, scusatemi, ma perchè mai in una gara Fidal le categorie sono quelle degli EPS? Fidal non ha la M30, o la 16-23 (in quella fascia ne ha tre di categorie). Quindi, ammesso che quella regola esistesse, la gara non era una "pura gara Fidal" (altrimenti non potevano partecipare i tesserati non-Fidal) era Fidal/EPS, ed era regolata dalla convenzione.
Fonti bene informate mi dicono che Fidal era già partita a suon di diffide da prima ancora che io prendessi carta e penna, ma per tutt'altra ragione, cioè perchè uno dei primi classificati ha corso per Tocco (che è Fidal), ma in realtà è tesserato Running Free (che è lo stesso Fidal), e qualcuno si era già arrabbiato. E se avessero notato che non era solo uno ma ce n'erano altri tre?
Il fatto di prendersela con una nostra atleta, accusandola di avere violato una norma inesistente, costringendola a cambiare società, lei si, ma altri 16 nella stessa posizione no, è una discriminazione molto grave, e un vero e proprio atto di bullismo e inciviltà.
La nostra protesta è stata inviata anche alla Fidal nazionale, ma siccome è stata una violazione grave, abbiamo valutato se fosse il caso di portare la questione ancora più in alto. Per il momento ci siamo fermati lì, pensiamo alla "ragazzata" e vogliamo sperare che non si ripeterà mai più. Ma se accadesse di nuovo, tranquilli, ce ne occuperemo. Il podismo non è una proprietà privata.
A differenza di chi pensa che basti indossare una tuta con scritto "giudice di gara", per pontificare di regole e combinare casini, io un giudice di gara lo sono diventato attraverso dei corsi nazionali, e conosco i regolamenti quanto la lingua italiana. Anche se per mia scelta diserto certe gare, sappiate che CSEN c'è, e vi osserva. Noi siamo al fianco delle nostre società e dei nostri tesserati, e non voltiamo la testa dall'altra parte. Quindi vi invito a comportarvi da persone serie, non fare altre stupidaggini, e se possibile non pensarle nemmeno. Chiarisco che non ce l'ho con Fidal, che reputo una istituzione seria nel suo ambito, ma con coloro che gli rovinano l'immagine per soddisfare la loro vanità.
Una Domenica in Mountain Bike
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- Creato Lunedì, 06 Ottobre 2014 16:46
- Scritto da Angelo D'Ulisse, Majella Sporting Team
Domenica 12 ottobre un nuovo, entusiasmante appuntamento a Lama dei Peligni (CH). Tutti in MTB alla scoperta dei sentieri della Majella. Vi aspettiamo...iscrizioni a €15 entro giovedì su www.sulleormedelcamoscio.it
La manifestazione, aperta a tutti i cicloamatori (competitiva) e cicloturisti (escursione non competitiva) in regola con il tesseramento 2014 e con le vigenti disposizioni sanitarie in materia sportiva, prevede due percorsi in parte coincidenti e con difficoltà medio-alta: 26 km per gli agonisti e 16 km per i cicloturisti. Per i dettagli visitare la pagina “Il Percorso“.
Questi ultimi saranno invitati a partire in coda agli agonisti, non saranno inseriti nella classifica finale, ma verranno conteggiati ai fini della classifica per società.
Il numero massimo dei partecipanti alla competitiva sarà di 100 ciclisti.
La partenza avverrà da Piazza Umberto I di Lama dei Peligni (CH) alle 10:15 con arrivo nella medesima località.
*** Gli organizzatori hanno comunicato che la gara è stata annullata. ***
Cerchiamo uomini liberi
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- Creato Sabato, 04 Ottobre 2014 09:05
- Scritto da Federico Violante, CSEN Abruzzo
E, ovviamente, anche donne. Da un paio di mesi abbiamo costituito la ASD CSEN Abruzzo Atletica, la sede è la sede di CSEN a Pescara, in comune con altre discipline.
Lo scopo è di dare una tessera ed una assicurazione ai molti corridori "liberi" che circolano nelle gare su strada, anche se nelle nostre gare possono continuare ad esistere. Tutti gli altri enti, UISP e Fidal in testa, li hanno vietati, almeno così scrivono sui siti, ma chissà come mai nelle loro classifiche ci sono lo stesso (gli antichi dicevano 'pecunia non olet').
Ci sono addirittura dei medici, non so istruiti da chi, che se non sei tesserato non ti rilasciano il certificato, gran cavolata perchè senza certificato medico non si potrebbe tesserare nessuno. E' il certificato che è obbligatorio per legge, non il tesseramento.
Nelle nostre gare i "liberi" possono restare come sono, per noi non sono un fastidio perchè la nostra assicurazione RCT li copre comunque, ma non hanno assicurazione infortuni perchè quella è personale, e se sei tesserato con un ente è obbligatoria (te la deve dare l'ente) altrimenti non ce l'hai. Qualche ente furbetto, quelli che danno le tessere gratis, fa finta di non saperlo, ma non è il caso nostro.
Il nostro riferimento sono i "non tesserati", ma visto che ci siamo vorremmo dare un riparo anche agli altri uomini e donne che vogliono essere liberi dentro, senza un presidente che gli dice come vestirsi, a quali gare andare o non andare, cosa dire o cosa pensare. In questi due mesi abbiamo fatto un po di prove e sembra che la cosa funzioni. Non lo abbiamo mai detto in giro, ma già il fatto di vedere qualche "CSEN Abruzzo Atletica" nelle classifiche ha destato una certa curiosità e già ho un po' di persone in lista.
La nostra tessera costerà 3 euro (almeno quelle che emetterò fino al 31/12, poi vediamo), varrà per tutti gli sport, e per 365 giorni di calendario. Ci potete correre dovunque, al massimo vi possono richiedere il certificato, e nulla di più. Al momento non è pronta una divisa sociale, stiamo decidendo il fornitore, (se si fa avanti qualche sponsor è il benvenuto, ma non c'è fretta), non sarà obbligatoria. Non intendiamo rubare tesserati a nessuno, ma è ovvio che chi ha il mal di pancia per certe cose, con me come presidente si troverà un po meglio. A noi interessa che facciate sport e vi divertiate, in sicurezza e con le garanzie del caso. Per tutto il resto ci sono gli altri, e da quello che sento sono felice di stare da un'altra parte, fuori da certi giochi.
CSEN che è un ente non-agonistico (il solo che conosco), nelle sue gare accetta anche i certificati non agonistici, ma per partecipare alle gare degli altri sono necessari quelli agonistici, quindi sappiatevi regolare. Chi fa più sport, con chiunque sia tesserato, si ricordi di farli scrivere tutti quando va a fare la visita medica, eviterà molti problemi.
Se qualche società è interessata ad affiliarsi, l'affiliazione per l'atletica costa veramente poco, si può fare con decorrenza settembre o gennaio, lo scegliete voi, e non ha l'assicurazione RCT. Ovviamente se correte solo e non organizzate nulla, l'assicurazione non vi serve e siete a posto così.
Se organizzate eventi, l'assicurazione è a parte, per noi costa 155 euro, e copre tutti i partecipanti a tutti gli eventi anche di sport assimilati, come duathlon o triathlon, che organizzate nell'anno, e se organizzate gite o viaggi per eventi sportivi vi copre anche quelli. Già solo per questo ne vale la pena, e non vi chiediamo di rinunciare ad altre affiliazioni che avete, se vi piacciono. Abbiamo il GAP Pratola e Runners Sulmona che sono CSEN/UISP e i Lupi D'Abruzzo che sono CSEN/Libertas.
In questi anni, almeno per l'atletica, non c'è stata nessuna "tassa gara", e non ci sarà sicuramente anche nel 2015. Non ci sono costi aggiuntivi, non c'è trucco e non c'è inganno. E il presidente regionale di CSEN, che non sono io che mi occupo prevalentemente di atletica, è un galantuomo. Parola di Fred.
Perchè costi così bassi? Beh, CSEN è l'ente che ha più tesserati in italia, non è legato a sindacati o partiti politici, ha una struttura federale, in cui i prezzi sono stabiliti per regione, e soprattutto snella. Per promuovere l'atletica mi è stato accordato un trattamento di favore, ma il segreto è che non ci interessa apparire, e non abbiamo caste da mantenere, anche se io personalmente investirei qualcosina di più in tecnologia. Il mio incarico, ad esempio, non prevede retribuzione, sono un volontario, come tanti altri.
Non amo lasciare i miei recapiti personali su internet, ma non credo sia un problema contattarmi per chi è interessato.
1° Trail Frentania - Siamo sulla buona strada
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- Creato Venerdì, 03 Ottobre 2014 09:48
- Scritto da Federico Violante
Inizio il post con una citazione che mi ha molto colpito, perchè esprime un pensiero profondo e non banale: "Gara di una rara bellezza rurale, il pettorale numero 1 è per me motivo di orgoglio. Queste preziose gare dimostrano che la dittatura della massa non è in grado di soffocare la passione e la generosità di persone realmente amanti di questo sport, con la voglia di viverlo e farlo vivere nella sua espressione più rurale, più autentica."
In effetti questa gara, ed io ne sono testimone, è stata preparata veramente con amore e dedizione, in mezzo a tante avversità, tra cui il cambio di data imposto dal comune pare perchè il giorno dopo c'era la cerimonia del "mastrogiurato", e la politica locale evidentemente era troppo impegnata.
Ma si può fare un trail a Lanciano? Pare di sì, a parte "il corridoio di lancio" di circa 1 Km, per uscire dal centro del paese in direzione "Bosco di Sant'antonio", il resto del percorso che io conosco perchè da anni è teatro di un allenamento "digestivo" del 26 dicembre, è veramente un pezzo di natura incontaminata che è difficile anche immaginare. I commenti dei "finisher", e le foto di Angelo Rapino, lo hanno evidenziato tutti.
Pacco gara e premiazioni, erano di ottimo livello, particolarmente viste le "suole" che si trovano in giro di questi tempi. Di sicuro non si vive e non si corre per questo, ma è stata una chiara dimostrazione di serietà. Anche la location scelta per partenza e arrivo era spaziosa e curata nei minimi dettagli, compreso lo spazio per le iscrizioni attrezzato di tutto punto. Qualcosa che in gare con ben altro budget e ben altro nome, non ho mai visto. E ho detto tutto.
Complimenti a Massimiliano Serrapica di Crew e ai fratelli Antonio e Valerio De Pamphilis per l'esordio col botto. Ci hanno dato una lezione di capacità ed efficienza, cioè che se si vuole fare bene, si può.
Personalmente ho apprezzato, da ultimo cronico e difensore degli ultimi (chi mi ricorda lo sa), la coppa riservata all'ultimo arrivato. Un ulteriore segno di civiltà sportiva.
Dal punto di vista prettamente sportivo, il vincitore è stato Michele Del Giudice, davanti a Antonio Bucci e l'eterno Camillo Campitelli, poi Pino Paione e Dimitri Nelli, ma anche Davide Foresi, Franco Morena, Francesco Sacramone, Paolo Rullo, Giacinto Verna, Orazio Di Campli.
Tra le donne, prima Chiara Cruciani, davanti a Carla Di Persio, Tiziana Calbè, Lidia Scenna ed Emanuela Fedele, a seguire Margherita Di Bernardo, Simona Sebastiani, Patrizia Pili, Felicetta Troilo, Maria Luisa Ortolano, Milva Biraghi, Antonella Cilli, Sonia Melatti, Angela Cursio, Simona Pompa, Angela Pizzi.
La prima volta non si scorda mai
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- Creato Martedì, 30 Settembre 2014 20:16
- Scritto da Federico Violante
Sabato ad Atessa, la ortonese DOC Patrizia Sacramone, ha festeggiato la sua prima vittoria. Qualcuno avrebbe detto "sconfiggendo una agguerrita concorrenza" nella seconda edizione della Podistica Città di Atessa.


"Shit happens", le scuse improbabili
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- Creato Martedì, 23 Settembre 2014 12:51
- Scritto da Federico Violante
Ieri mi hanno telefonato due volte, per consigliarmi di andare a leggere dei post interessanti su internet. Uno riguardava me personalmente, su Facebook, scritto da un podista rurale. L'ho apprezzato molto, e sto ridendo ancora adesso. L'altro era un comunicato di cinque righe apparso sul sito corrilabruzzo.it.
Può non sembrare, ma sono collegati, e sono due modi diversi di commentare la stessa cosa. Una pessima figura di un gruppo di persone che pretende di controllare a modo suo il podismo abruzzese. Letto il primo, il secondo me lo aspettavo, ma immaginavo qualcosa di più intelligente. Perchè sono delle scuse veramente pietose, una dichiarazione di grande incompetenza, e mi perdoni chi le ha scritte. Non ce l'ho con lui, sia chiaro, e il mio non è un attacco alla sua persona, ma semmai al ruolo che ha accettato.
Leggo che "il software è andato in tilt, non ho potuto rilevare i tempi, meno male che c'erano i giudici Fidal, grazie al loro lavoro abbiamo fatto le classifiche, forse qualcuno manca e qualcuno avanza". Di fronte ad una dichiarazione del genere mi indigno veramente, se questo è il pensiero di una persona che reputo intelligente. Ma forse mi sbaglio ed è solo un sacrificio personale per mettere una toppa ad una situazione pietosa, in cui le classifiche sembra che fossero solo una parte del problema.
Cosa c'entrino i tempi con le classifiche lo vorrei sapere, dieci anni fa quasi nemmeno si usavano. Sono due cose diverse, indipendenti uno dall'altro. Se non puoi rilevare i tempi ti manca qualcosa, ma per le classifiche non sono un problema. Quando ero UISP, più di una volta i tempi li abbiamo presi con carta, penna e cronometro da polso. Poi, nella classifica pubblicata ci sono gli "id" dei chip, non si sa per indicare cosa, quindi il software funzionava. E, a proposito, i software non vanno in tilt, ci vanno i flipper, e a volte le persone.
Perchè a Canosa, come a Pratola, si sono affidati ad una persona, non ad un software, ed è la persona che deve saper reagire agli imprevisti. La funzione dei giudici è di mantenere l'ordine nelle fasi di partenza e arrivo, che sono delicate e a volte pericolose, oltre che di verificare la regolarità delle operazioni. Non sono loro che devono fare le classifiche, collega, le dovevi fare tu, a mano se necessario, e se lo sai fare. Se non lo sai fare, pensa di tornare a correre, dove facevi molto meglio. A volte non basta saper premere un bottone. Non sei tu che ti devi scusare, ma chi ti ha messo in quella situazione.
"E che ci vuole...?" è il motto di molti dirigenti di una certa cupola, che io da due o tre anni evito accuratamente. Fallo anche tu, altrimenti sii preparato a queste figure. Poi si cambiano i cronometristi come se fossero magliette, e si ripetono disastri come un paio di anni fa a Spoltore e San Salvo. Ma non si impara, e si continua a ripetere, "vedrete, andrà meglio". Si certo, lo vediamo.
Gli imprevisti ci sono sempre, molti più di quanto immagini. A Borrello mi si è bloccato il computer intorno al 100mo arrivato, avrei dovuto fare come Schettino: "è buio, voglio tornare a casa..."?
Dopo due secondi di incertezza, ho riavviato, Costantino Cipollone mi prendeva i numeri di quelli che arrivavano e li ho inseriti appena pronto, correggendo i tempi in seguito con il video. In 90 secondi sono passate 15 persone, non un gran che, ma ci vuole un po di sangue freddo, se ti fai prendere dal panico, e dipendi solo dalla tecnologia e dalle cose che vanno in tilt, non è il ruolo adatto a te. "Shit happens", dicono gli americani.
Ormai vado solo da pochi amici, perchè non sono disposto a sacrificarmi per chi non lo merita, e mi rendo conto che invecchio, sto perdendo l'allenamento, e sono più teso. Per evitare figuracce, mi evolvo, semplifico e ottimizzo, mi appoggio di più alla tecnologia, e soprattutto mi lascio sempre due o tre alternative per ogni situazione. Ma chi mi chiama, chiama me, non il mio computer. Se dico si, so che il problema è mio.
Se a Villamagna il sistema già dava problemi, e la settimana dopo a Canosa si è proprio piantato, io farei qualche riflessione seria, e se fossi gli amici di Vasto mi comincerei anche a toccare proprio lì. I chip, ammesso che ci siano, perchè nelle foto vedo dei codici a barre, sono una brutta bestia, danno problemi senza avvisare e fanno esplodere i costi (ah, già ma di la ora i soldi crescono sugli alberi). Io non mi fido molto, per le nostre dimensioni medie non servono, e vedo che quelli seri che li hanno, come UISP e DigitalRace, li usano col contagocce. Fino a 500 persone e anche oltre si fa prima e meglio senza, tranne che dove serve il contagiri.
Se le scuse sono state sollecitate dalla mia rivendicazione del "miracolo" di Francesco Gonnella, non scusano proprio niente, semmai dovevate dire "qualcuno ha corso con il suo pettorale, che cavolo ci posso fare?". Beh, veramente io lo ho fatto, e pubblico i video indicizzati agli arrivi proprio per questo motivo. Ho avuto il problema al Trail di Let's Run, grazie alle furbate di un presidente e a Patty Sacramone che me lo ha fatto notare, e mi sono organizzato.
Invece si vede chiaramente nella classifica di Canosa, che le posizioni di categoria sono assegnate fino a poco più sopra, cioè al 305mo posto, per cui quelli di sotto, non so fino a dove, fanno venire grossi dubbi. Giacinto Verna, che è un runner da 3'30" al km non può arrivare in quella posizione, 317mo, nemmeno se corre con una gamba sola, o Nicola Di Cecco, è difficile che ci fossero. Marilena Aceto 322ma non è al posto suo abituale ma almeno in delle foto si vede. Niente miracolo allora, peccato. Chi ha firmato le classifiche è 346mo, il che dimostra che molti nomi sono stati inseriti come riempitivo, per poter arrivare ad un numero minimo di persone, altro che errori. Ma per fare che? Questi imbrogli peggiorano una già magra figura, perchè evidenziano la falsità, e tolgono ogni attendibilità ad una gara che invece merita rispetto, o almeno una volta lo meritava. E con i punti del circuito come la mettiamo? C'è chi ucciderebbe per questo.
Non sono i tempi che mancano, manca la serietà. E da troppo tempo ormai.
A volte i miracoli avvengono
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- Creato Lunedì, 22 Settembre 2014 12:56
- Scritto da Federico Violante, CSEN Abruzzo
Ieri a Pratola Peligna siamo stati bene, poco più di 450 pettorali staccati, 409 arrivati complessivi, 288 nella 21Km, un po di assenti (23 pettorali non consegnati), e una ventina di ritirati che censirò vedendo quali pettorali non ho più ma non sono passati per il traguardo.
Quasi venti ritirati sono tanti, ma faceva davvero molto caldo, anche se ai ristori acqua ed integratori sono addirittura avanzati. Ho visto molte persone fare gli ultimi metri correndo a zigzag, come le Formula1 quando scaldano le gomme. Siccome dai problemi impariamo, dal prossimo anno si partirà prima e ci saranno due ambulanze, una in giro sul percorso ed una fissa all'arrivo. Una non basta perchè se soccorre un atleta in difficoltà gli altri restano scoperti. Poi magari piove, e il problema non si ripresenterà, ma intanto ci avremo pensato.
Abbiamo fatto anche un piccolo esperimento tecnologico che mi ha fatto un po sudare, ma abbiamo le classifiche con i tempi anche su tutta la non competitiva sincronizzate con il video degli gli arrivi di tutti. Tutto trasparente e verificabile al 100%. Perchè noi siamo così. Onestamente qualche "fantasma" c'è, (ma nessuno del GAP Pratola o di CSEN), più uno o due che in effetti hanno tagliato la fine del percorso della 10Km rientrando dal lato opposto al traguardo, ma del resto se è una non competitiva, avranno corso 8 km al posto di 10, non è un grosso problema.


