In viaggio con gli amici
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- Categoria: Runners Chieti
- Creato Mercoledì, 04 Marzo 2009 14:47
- Scritto da Rocco Marcucci
Insieme agli amici di Montesivano, del Marathon club di Chieti e agli amici di Lanciano abbiamo sfidato un vento freddo per arrivare vicino La Valletta dopo 21 km di corsa. Abbiamo scoperto e capito un pezzo di storia dei cavalieri di Malta e dei Fenici degli inglesi e del loro protettorato.
Eravamo in tanti, 81...
Nel 1990 io e Rosaria avevamo già partecipato ad una maratona internazionale a Rotterdam ma nel ’93 insieme ad altri 15 della nostra squadra organizziamo la prima vera trasferta internazionale della società e programmiamo Lisbona per il 22/04/1993.
Il gruppo è ben affiatato e così viviamo una settimana di Portogallo visitandola tutta in lungo e in largo con un pulmino e una guida dai capelli unti e puzzolenti.
Questa piacevole settimana di sole portoghese ci inebria. Scopriamo gli azulejias e Capo de Rocha (dove si pensava finisse il mondo). Il giorno della maratona ho anche l’orgoglio di essere l’unico a finirla, ben 12 si ritirano! Purtroppo troviamo una delle peggiori giornate, e i due giri sul lungo mare davanti l’abbazia di Jeronimus con un forte vento contrario stermina via via tutti i miei amici (Rosaria compresa). Il baccalà, il vino porto ed i prezzi bassi ci confortano oltre modo ed alla fine ritorniamo più amici che mai dopo aver condiviso albergo, ristoranti, e night alla dolce e malinconica musica del fado.
L’esperienza di questa prima trasferta, positiva e meravigliosa spinge tutto il gruppo a riprogrammarne subito un’altra.
Si decide di andare a Parigi. Qualcuno ha paura dell’aereo e così per dar modo anche agli altri di partecipare ci dividiamo in due gruppi – parte con il treno e gli altri con l’aereo.
Parigi val bene una messa e così accettiamo di buon grado anche un albergo non proprio all’altezza. La maratona è un tripudio. 18000 atleti indemoniati gridano e urlano prima della partenza insieme ai 100.000 Watt dell’amplificazione che ti fa tremare lo stomaco e il cervello vola in cielo benedicendo chi ti ha venduto il primo paio di scarpe da corsa.
Lungo il percorso bande e complessini ogni 2/3 km. Davanti al “parco dei principi” accetto persino un assaggio di birra da uno spettatore e le ragazze vicino sono disposte a dare baci ai maratoneti che li vogliono.
All’arrivo la medaglia al collo e una rosa per mia moglie ci fanno abbracciare e commuovere alla musica di Pinocchio. Più avanti tutti si spogliano e si lavano in mezzo alla strada. Sembra un campo di nudisti ma siccome è Parigi, viva Parigi. I giorni successivi tutta la città e i suoi posti mitici sono nostri.
Non posso raccontarVi tutte le nostre altre gite ma il gruppo ha scoperto quant’è bello andare insieme intorno al mondo e non vuole più rinunciarvi.
Addirittura si affiancano anche gli amici degli amici anche perché le nostre condizioni sono sempre di favore.
E così si parte per Berlino, appena dopo il crollo del muro. La gente piange lungo le strade, tutte le donne scendono con i coperchi delle pentole ad incitarci, le campane suonano a festa, i pompieri suonano le loro sirene, La città sembra impazzita, oltre 500.000 persone lungo le strade, il rumore è assordante, noi corriamo e la gente che ci guarda piange di gioia. Stiamo unendo con una fila di 40.000 persone Berlino est ed ovest, non c’è più il muro e la pace ha coperto di gioia la città. Cosa aggiungere; E’ una giornata storica e siamo felici di esserci. L’unica nota negativa che il frastuono delle sirene degli applausi dei fischietti e stato così assordante che alla fine siamo costretti ad una aspirina, ma se la vita ci può regalare giornate così viva pure l’aspirina!
Arriva Barcellona con lo stesso percorso che l’anno prima hanno corso i maratoneti dell’olimpiade con l’impossibile muro del montjuic e arriva
la perla della maratona di Atene. Correre da Maratona ad Atene su quel percorso che ha visto vincerci Bordin, ma su quello dove è nato il nostro mito, il mito di un umile soldato, Filippide, morto per annunciare la vittoria, è ancora una magnifica esperienza ed emozione.
E il gruppo seguita a correre in tutto il mondo e così si corre a Toronto e nel principato di Monaco, a Praga e Budapest, in Scozia come in Olanda, a S. Pietroburgo (Russia) e a Pechino a Vienna come a Sidney,a Marsiglia come in Egitto, a Losanna come a New York.
Questa notte siamo ritornati dalla maratona di Malta dove abbiamo trascorso l’ultima settimana di febbraio.
Insieme agli amici di Montesivano, del marathon club di Chieti e agli amici di Lanciano abbiamo sfidado un vento freddo per arrivare vicino La Valletta dopo 21 km di corsa. Abbiamo scoperto e capito un pezzo di storia dei cavalieri di Malta e dei Fenici degli inglesi e del loro protettorato.
Eravamo in tanti, 81.
Il nostro gruppo vive così una maniera diversa di intendere lo sport.
La corsa non è più fine a se stessa ma un mezzo che ci unisce e che ci porta alla scoperta di tanti luoghi nuovi insieme alle nostre famiglie che ora approfittano di queste occasioni per fare le ferie insieme.
In questa maniera abbiamo risolto tanti problemi tra cui anche quello di dove andare in vacanza. Ci pensa Gennuino. Lui studia per noi le mete più interessanti, le più economiche, ce li serve accompagnata da guide e prelibatezze, spettacoli e panorami che hanno evoluto il mondo della nostra corsa.
Purtroppo non tutti sono o devono essere d’accordo con noi ed a volte capita che le nostre trasferte coincidano con gare magari anche vicino casa dove non potremo essere presenti.
A noi dispiace e certamente non li programmiamo con cattiveria. Noi organizziamo le gite considerando costi, date e offerte. Non ce ne vogliano gli organizzatori di altre gare ma noi stiamo vivendo un mondo sportivo un poco diverso dagli altri gruppi.
Rocco Marcucci