Correrò - Inno alla corsa
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- Creato Sabato, 19 Febbraio 2011 14:11
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"Correrò" è l'inno alla corsa scritto e interpretato da Pino e Mimì De Maio.
Il video di "Correrò" è stato diretto da Jimma G. Randazzo la video maker web preferita da Lorenzo Jovanotti Cherubini.
Un sodalizio fra musica e sport che è ormai una costante in casa De Maio. Un brano scritto a 4 mani che ambisce a diventare la bandiera di tutti i podisti. Dai primi versi si è immersi in uno scenario di gara, ma nota dopo nota, proprio come accade in gara chilometro dopo chilometro, la corsa diventa metafora di vita e momento di riflessione. Uno stimolo a non mollare mai, a stringere i denti e andare avanti "fino a che non leggi arrivo", ma anche un modo per vivere la città nel rispetto dell'ambiente.
"Questa canzone era nell'aria. Erano anni che ci promettevamo di scrivere un brano sulla corsa." dice Mimì.
"La musica è stato il motore portante della mia vita. Da qualche anno però, ho trovato nuovo stimolo nell'atletica. Credo fortemente che la musica possa essere un ottimo veicolo per avvicinare tanti giovani a questo sport sano ma purtroppo poco frequentato." continua Pino.
Jimma G. Randazzo, artista siciliana conosciuta in rete per caso da Mimì De Maio ha subito mostrato interesse per il brano ed ha accettato la sfida. Ha detto "Il coro di questa canzone mi ha esaltato, e già vedevo realmente scorrere le immagini dei grandi campioni gioire, perchè il coro di correrò TI FA GIOIRE. E poi Correrò è la parola più azzeccata in questo momento in cui chi si ferma è perduto".
Accetta il Consiglio - The Big Kahuna
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- Creato Sabato, 19 Febbraio 2011 13:58
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Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte
e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!
Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,
butta i vecchi estratti-conto.
Rilassati!
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia,
quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,
come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo,
usalo in tutti i modi che puoi,
senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza:
ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori,
non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,
sono il miglior legame con il passato
e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell'accettare consigli,
ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte
e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta.
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Luca e Paolo - Uomini Soli
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- Creato Sabato, 19 Febbraio 2011 13:54
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Luca e Paolo - Ti Sputtanerò
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- Creato Sabato, 19 Febbraio 2011 13:54
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L’avevano promesso. Luca e Paolo l’hanno combinata. Nella prima serata del Festival di Sanremo hanno cantato una rivisitazione molto “particolare” della canzone “In amore” di Gianni Morandi. Il titolo è stato cambiato in “Ti sputtanerò”. Protagonisti tutti i politici, nessuno escluso. Non mancano citazioni per Ruby, la D’Addario, la Minetti, Fede e tutta la combriccola. Anche l’interpretazione delle due iene è stata all’altezza. Il pezzo è piaciuto molto alla Sala stampa radio-tv e anche al pubblico dell’Ariston. Di seguito vi proponiamo il testo di “Ti sputtanerò” di Luca e Paolo.
Ed ecco il testo di “Ti sputtanerò” di Luca e Paolo:
Ti sputtanerò
al Giornale andrò
con in mano foto dove tu
sei con un trans.
Ti consegnerò le intercettazioni
e alle prossime elezioni
sputtanato sei.
Ti sputtanerò
con certi filmini
che darò alla Boccassini
dove ci sei tu.
E le mostrerò donne sopra i cubi
e ci metto pure Ruby
che ti fotterò.
E se Emilio Fede
non si vede
ce lo aggiungo col Photoshop.
Ho già sentito Lele Mora
che dichiara cosa?
Tutto
Ti sputtanerò
sarà un po’ il mio tarlo
con la casa a Montecarlo
dei parenti tuoi
mogli e buoi
tutti tuoi
e ti sto sputtanando
dove?
in questura
pure?
porto
anche la Santanché.
Le ragazze stanno dalla parte mia e so che mi sostengono
se l’affitto in via dell’Olgettina è intestato a me.
Tuo cognato già lo sai io lo dimostrerò
che la casa al Principato appartiene a lui.
Ti sputtanerò
farò l’inventario
con Noemi e la D’Addario
dei festini tuoi
ti sputtanerò
dirò a D’Agostino
che tua suocera e Bocchino han gli inciuci in Rai.
E se tu intercetti
la Nicole Minetti
c’è Ghedini
che intercetterà te.
Ti sto sputtanando
dove?
Da Santoro
quando? ora.
Chiamo.
Ti sputtanerò.
Non mi butti giù.
Sì ma il 6 aprile in aula
ci vai solo tu.
Luca e Paolo - Uno su Mille
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- Creato Sabato, 19 Febbraio 2011 13:49
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Durante la quarta serata del Festival di Sanremo 2011 Luca e Paolo ci hanno regalato un’altra chicca. Hanno cantato “Uno su mille” (ce la fa) di Gianni Morandi, ovviamente rivisitandola a modo loro. Questa volta vittime della canzone erano tutti i leader del partito democratico. Il finale come prevedibile era dedicato a Berlusconi. Dopo averci regalato “Ti sputtanerò”, anche questa volta le due iene hanno fatto divertire l’intera sala stampa radio tv del Palafiori di Sanremo e siamo sicuri che sarà successo lo stesso con tutto il pubblico a casa.
Ecco il testo di “Uno su mille ce la fa” di Luca e Paolo a Sanremo 2011:
Se si va al voto chi ci guiderà
ci vuole un leader altrimenti non ci votano
non ce l’abbiamo adesso ma chissà
uno tra mille ci sarà
che guidi questa opposizione
ci basta un prestanome
Con Bersani proprio no
non puoi andare alle elezioni
puoi anche vincere però
ti cascano i maroni,
a Veltroni non mi va
di aumentare il suo patema
lo ha pugnalato già D’Alema
lui usa sempre quel sistema
e Prodi già lo sa
Franceschini io direi di no,
ha più mordente un comodino in legno d’acero
e Nichi Vendola io non saprei
c’è questa cosa che è un po’ gay
e gli ex DC sono all’antica
voglio una cara vecchia..
A Matteo Renzi forse può
anche darsi che non perda
però ad Arcore c’è andato
e ha pestato già una merda
Per guidarci sai ci serve
un uomo vero e quindi
avrei pensato a Rosy Bindi,
ma visto come siamo ridotti
scongela Bertinotti.
Troppe correnti,
serve un capo che
tenga insieme nel partito democratico
uno che unisca le diversità
tra i nostri mille non ci sta
per compattar le opposizioni
c’è solo Berlusconi
allora diamo a lui il mandato
dal 6 aprile è sul mercato
chissà che per tornare in pista
lui non diventi comunista