CSEN Abruzzo

No, non sono mai le solite corse...

Domenica 22 febbraio si è corso in località Majelletta a Passolanciano, per la seconda edizione della IceRun, la gara di corsa sulla neve ideata dai Letsers di Danilo Tomei. Organizzare questo tipo di gare è complicatissimo, perchè c'è bisogno di neve, magari non troppa, e il percorso va preparato palmo a palmo. Qualsiasi previsione si possa fare, va adattata alle condizioni del giorno della gara, e così il percorso. Infatti i due giri da 5 km sono prima diventati tre da 3 km e alla fine 3 da 2.5 perchè un'ora prima della partenza nevicava allegramente e se venivano ricoperti i segnali era difficile seguire il percorso. La neve poi, pur essendo fondamentalmente acqua congelata è pur sempre acqua, e non è amica delle attrezzature che usano elettricità. Comunque sia, è andata, e soprattutto per chi ha corso, ma anche per noi di CSEN e lo staff di Let's Run è stata una giornata divertentissima.

Un grande merito che riconosco a Let's Run, ma a ben vedere a tutte le società che organizzano con CSEN è di sapersi distinguere con innovazione ed originalità. La IceRun, "Yes We Run" in Maggio e "Sulle Tracce del Lupo" in giugno, sono manifestazioni uniche nel loro genere, e chè è molto difficile imitare, sia per l'idea che per la cura dei particolari. Quando ero UISP il buon Luigi Pomponio ci accusava di essere dei "fabbricanti di gare", probabilmente avrebbe molte ragioni di dirlo adesso, vedendo spuntare dappertutto gare pensate solo con lo scopo di danneggiarne altre. A quei tempi in realtà non se ne fabbricavano poi tante, solo che con molto impegno e un po di innovazione, gare esistenti ma poco conosciute diventavano sempre più importanti e competevano, per così dire, con i mostri sacri Fidal. Chi c'era se lo ricorda molto bene.

Adesso tutto è marketing, e si vende fumo a volontà. Non è il nostro caso. Non ci interessano i record, non ci interessano i top runner, se vengono ci fa piacere, ma sono trattati come tutti gli altri, non mettiamo in palio soldi ai primi (e poco o niente ai secondi) ma premi decorosi per quante più persone possibile. Misuriamo le nostre gare dalla soddisfazione dei partecipanti e dai complimenti ricevuti. I numeri ci danno ragione, ma non viviamo per questo. In questo sono molto soddisfatto delle società CSEN e non rimpiango di certo chi ha scelto altre strade correndo dietro alle sirene. Il tempo è galantuomo, ma la differenza è evidente già adesso.

Per il 2015 abbiamo in programma degli appuntamenti molto interessanti, a Maggio a Chieti (Yes We Run) e Pratola, a giugno a Lanciano prima al supercarcere, poi per il Frentania Trail, e a Bocca di Valle (Sulle tracce del Lupo). A Luglio a villa Romagnoli e Lama dei Peligni, ad Agosto di nuovo a Lama e a Borrello, a Settembre torniamo a a Pratola per la mezza maratona, a ottobre la Stralanciano, a dicembre l'appuntamento di fine anno con We Run Lanciano.

Ma non cercateci nei circuiti dove troppo spesso si cerca di sfruttare un nome unicamente per spremere soldi. Le nostre non sono mai le solite corse. Hanno personalità.

Qui le classifiche  in pdf  e il video degli arrivi 

 

Bravo, Domenico!

La maratona di New York da sempre divide il mondo dei runner. Per alcuni è LA maratona, quella che una volta nella vita vale la pena di correre. Per altri è solo una tecnica ingegnosa per estrarre soldi da chi corre. L'argomento principale di coloro a cui non piace è che "una maratona è una maratona, 42.195 km, la puoi fare dove vuoi, e di posti belli ce ne sono".

La scienza e l'uso dei GPS hanno smentito questa teoria, la maratona di Roma nel 2013 era intorno ai 43 Km, e ho visto maratone sotto i 42Km e soprattutto mezze sotto i 21. Ma New York è differente, davvero. Tutti quelli che conosco che ci sono andati, me compreso che non ho corso, ci hanno lasciato un pezzo di cuore.

La prima domanda che ho visto farsi al traguardo in molte lingue è: "ma come, è gia finita?", la seconda è: "quando ci potrò tornare?".

A New York il tempo passa in fretta, e non è mai abbastanza per le cose uniche che vale la pena di vedere. Il giorno della maratona invece è molto lungo. La partenza è alle 9:30 più o meno, poi le altre a ondate, ma il ritrovo obbligatorio è alle 5:30, (i professionisti possono arrivare con più calma).

L'anticipo è necessario perchè nell'area di partenza non entra nessuno senza essere perquisito. Gli americani hanno una attenzione maniacale per la sicurezza, e non vogliono scherzi. Vedere l'alba sotto il ponte di Verrazzano è uno spettacolo unico, ma fa molto freddo. Il momento della partenza però prima o poi arriva, sulle note di Frank Sinatra che canta "New York, New York", con delle emozioni che diventano insostenibili, ed indimenticabili mentre percorri, con i lacrimoni che ti si congelano in faccia, il ponte di Verrazzano.

Può essere uguale ad un'altra maratona? No, e hai 42 Km, corsi quasi tutti e 42 con milioni di persone a bordo strada che ti incitano come matti per farti arrivare al traguardo, per capirlo. Ed è un coro che cresce col passare dei minuti, tiepido al confine con l'indifferenza con i primi, caloroso oltre ogni limite con i comuni mortali. Se servisse, ti porterebbero a spalle fino al traguardo.

Ho visto più di un atleta, zoppicante ma inarrestabile, accompagnato con devozione da un volontario verso il traguardo. Non è un caso se New York ha la più alta percentuale tra partenti e arrivati. Nessuno rimane indietro e l'ultimo vale quanto e più del primo. La tradizione nella maratona, almeno tra i maratoneti "veri", vuole che tutti gli arrivati siano a modo loro dei vincitori. Gente che ce l'ha fatta.

A New York questo aspetto è ancora più sentito. Chi si mette la medaglia al collo, non se la toglie più fino a quando torna a casa, e il giorno dopo, forse ancora più del giorno della gara, New York è dei maratoneti. Persone che portano con orgoglio il risultato della loro fatica appeso al collo, riveriti e osannati dai newyorchesi che ti osservano, ti sorridono e si complimentano "oohh, you made it..!", tutti. Probabilmente è vero, lo straniero viene spolpato per bene, ma almeno lo sanno fare.

Nel 2013 il primo abruzzese fu Angelo Cannone 1138mo in poco più di tre ore. Quest'anno l'abruzzo, orfano di Duilio Fornarola, ha visto brillare una nuova stella. Domenico Barbierato della Sorgente di Fara San Martino ha lasciato il suo segno, arrivando 168mo su 50433 arrivati con un 2h43' che è il suo miglior tempo su questa distanza. New York è nota per non essere un percorso facile, ma sono molti a migliorare i propri tempi in questa gara, qualcosa significherà.

Meglio di lui tra gli abruzzesi che conosco (tolto Alberico Di Cecco che nel 2003 arrivò quinto, ma da professionista) fece il lancianese Franco Morena quando Domenico aveva pochi mesi, nel 1986, piazzandosi 161mo in 2h37', ma erano decisamente altri tempi.

Camillo Campitelli, che pure è un nome che da noi merita molto rispetto, nel 1998 arrivò 268mo in 2h47'. In generale non penso saranno stati in tanti a fare meglio, Domenico ha tempo per migliorarsi. E mi sembra di avere capito che l'intenzione c'è, con calma. 

Tornando al presente, quest'anno la pattuglia abruzzese era piccola, ma agguerrita. Oltre a Domenico, ci hanno fatto onore Umberto Di Gregorio, Alessandro Piccinini, Nicolino "zuzu" Catalano di Vasto abbattuto dal vento al secondo Km, ma arrivato al traguardo in poco più di 3h'30, Annalisa Fitti, Davide Serra, Fabrizio Tranquini, Nicola e Valentino Sciotti, Mario Bollini, Mauro Talamonti, Valerio Valenti, Maurizio Dionisio, Pasquale Tieri ed Emiliano Acquarola, Giovanna Sperandio, Francesco Gualandri, Enzo De Santis, Elvita Redavid, Stefania Di Giannantonio, Michele Menotta, Giorgia Manilla, Antonio Costantini, Giuliano Del Signore, Clara Rastelli, Roberto Angelantoni, Maurizio Michilli, Franco Della Cagna, Sonora e Walter Zurlo,  Dino Onofri, Laura Di Murro. Mi scuso se ho saltato qualcuno, ma non è facile trovarvi tutti.

Comunque complimenti, siete dei vincitori.

Abbiamo perso un amico

Oggi molti, se non tutti i podisti abruzzesi, piangono la scomparsa di una persona un po' speciale. Non è la prima volta, che il mondo del running perde qualcuno, ma in questo caso è diverso.

Duilio Fornarola non ha un passato da Top Runner o da grande dirigente sportivo, ma da persona comune, di grande intelligenza e sensibilità, amante dello sport, praticato per una vita intera e lunga. E' stato il simbolo e l'ambasciatore della nostra regione nel ruolo di "podista della porta accanto".

L'affetto che tutti proviamo per lui si tocca con mano dagli articoli sui giornali, ma molto di più dal fiume di commenti e ricordi sui social network.

Era atteso tra due settimane alla dodicesima partecipazione alla maratona di New York dove avrebbe compiuto 82 anni, e aveva dietro le spalle sei partecipazioni alla 100Km del passatore negli anni 80. Si può semplificare dicendo che è stato uno che di strada ne ha fatta, e non solo nel running. 

Ho avuto il privilegio di correre alcune volte con lui in gara, (è noto che io non sono mai stato un top runner per cui al suo passo mi trovavo bene), e mi lascia dei ricordi preziosi che porterò molto a lungo con me.

Dotato di una intelligenza vivace e profonda, ha scritto anche un libro  dedicato alla "sua" Atessa, pur essendo nativo di Penne. Sempre sereno, sempre sorridente, sempre con lo sguardo rivolto al futuro.

La sua più grande gioia era correre, e particolarmente correre per prepararsi per tornare a New York ancora una volta. Se mai avesse una preoccupazione, era quella di non poterlo più fare.

Ha avuto una vita intensa e soddisfacente, ci ha lasciato facendo quello che amava fare, e almeno di questo sono contento per lui. Se avesse potuto esprimere un desiderio penso che avrebbe chiesto di tornare ancora una volta a New York, o se proprio non si poteva, di riuscire almeno a tagliare il traguardo.

Ci ha provato in tutti i modi, e vederlo arrivare un po' barcollando per poi cadere a pochi metri dal traguardo è stata una cosa veramente dolorosa. Personalmente e a nome di CSEN, (Duilio è stato un nostro tesserato), sono vicino alla famiglia ed ai suoi Lupi D'Abruzzo, che perdono una persona unica e irripetibile.

Tutti noi, anche i pochi che non lo hanno conosciuto personalmente, abbiamo perso un amico.

Una Domenica in Mountain Bike

Domenica 12 ottobre un nuovo, entusiasmante appuntamento a Lama dei Peligni (CH). Tutti in MTB alla scoperta dei sentieri della Majella. Vi aspettiamo...iscrizioni a €15 entro giovedì su www.sulleormedelcamoscio.it

La manifestazione, aperta a tutti i cicloamatori (competitiva) e cicloturisti (escursione non competitiva) in regola con il tesseramento 2014 e con le vigenti disposizioni sanitarie in materia sportiva, prevede due percorsi in parte coincidenti e con 
difficoltà medio-alta: 26 km per gli agonisti e 16 km per i cicloturisti. Per i dettagli visitare la pagina “
Il Percorso“.

 

Questi ultimi saranno invitati a partire in coda agli agonisti, non saranno inseriti nella classifica finale, ma verranno conteggiati ai fini della classifica per società.

 

Il numero massimo dei partecipanti alla competitiva sarà di 100 ciclisti.

 

La partenza avverrà da Piazza Umberto I di Lama dei Peligni (CH) alle 10:15 con arrivo nella medesima località.

 *** Gli organizzatori hanno comunicato che la gara è stata annullata. ***

1° Trail Frentania - Siamo sulla buona strada

Inizio il post con una citazione che mi ha molto colpito, perchè esprime un pensiero profondo e non banale: "Gara di una rara bellezza rurale, il pettorale numero 1 è per me motivo di orgoglio. Queste preziose gare dimostrano che la dittatura della massa non è in grado di soffocare la passione e la generosità di persone realmente amanti di questo sport, con la voglia di viverlo e farlo vivere nella sua espressione più rurale, più autentica."

In effetti questa gara, ed io ne sono testimone, è stata preparata veramente con amore e dedizione, in mezzo a tante avversità, tra cui il cambio di data imposto dal comune pare perchè il giorno dopo c'era la cerimonia del "mastrogiurato", e la politica locale evidentemente era troppo impegnata.

Ma si può fare un trail a Lanciano? Pare di sì, a parte "il corridoio di lancio" di circa 1 Km, per uscire dal centro del paese in direzione "Bosco di Sant'antonio", il resto del percorso che io conosco perchè da anni è teatro di un allenamento "digestivo" del 26 dicembre, è veramente un pezzo di natura incontaminata che è difficile anche immaginare. I commenti dei "finisher", e le foto di Angelo Rapino, lo hanno evidenziato tutti. 

Pacco gara e premiazioni, erano di ottimo livello, particolarmente viste le "suole" che si trovano in giro di questi tempi. Di sicuro non si vive e non si corre per questo, ma è stata una chiara dimostrazione di serietà. Anche la location scelta per partenza e arrivo era spaziosa e curata nei minimi dettagli, compreso lo spazio per le iscrizioni attrezzato di tutto punto. Qualcosa che in gare con ben altro budget e ben altro nome, non ho mai visto. E ho detto tutto.

Complimenti a Massimiliano Serrapica di Crew e ai fratelli Antonio e Valerio De Pamphilis per l'esordio col botto. Ci hanno dato una lezione di capacità ed efficienza, cioè che se si vuole fare bene, si può.

Personalmente ho apprezzato, da ultimo cronico e difensore degli ultimi (chi mi ricorda lo sa), la coppa riservata all'ultimo arrivato. Un ulteriore segno di civiltà sportiva.

Dal punto di vista prettamente sportivo, il vincitore è stato Michele Del Giudice, davanti a Antonio Bucci e l'eterno Camillo Campitelli, poi Pino Paione e Dimitri Nelli, ma anche Davide Foresi, Franco Morena, Francesco Sacramone, Paolo Rullo, Giacinto Verna, Orazio Di Campli.

Tra le donne, prima Chiara Cruciani, davanti a Carla Di Persio, Tiziana Calbè, Lidia Scenna ed Emanuela Fedele, a seguire Margherita Di Bernardo, Simona Sebastiani, Patrizia Pili, Felicetta Troilo, Maria Luisa Ortolano, Milva Biraghi, Antonella Cilli, Sonia Melatti, Angela Cursio, Simona Pompa, Angela Pizzi.

 Guarda il video degli arrivi
 Scarica la classifica in PDF
 

La prima volta non si scorda mai

Sabato ad Atessa, la ortonese DOC Patrizia Sacramone, ha festeggiato la sua prima vittoria. Qualcuno avrebbe detto "sconfiggendo una agguerrita concorrenza" nella seconda edizione della Podistica Città di Atessa.

In realtà tutto è relativo e la concorrenza era veramente agguerrita, dato che Nunzia Melchiorre della Tribù Frentana la ha tallonata dal primo all'ultimo metro, facendosi staccare di qualche secondo solo nella discesa finale, dove l'agilità di Patrizia nello schivare i passanti lungo il corso di Atessa le ha dato un vantaggio decisivo.
 
Terza classificata la quasi esordiente Patrizia Di Nardo di BluSport, Claudia Di Nunzio, Assunta Robuffo, Clara D'Ovidio, Antonietta Rossetti, Lucia Pavone, Antonella Cilli, Giancarla Corradetti.
 
Tra i maschietti, vittoria netta di Alberico Di Cecco, davanti ad Antonio Bucci, Domenico Caporale, Dimitri Nelli, Kevin Kouakoo, Giovanni Viti, Umberto D'Agostino, Giancarlo Passeri ed Emiliano Ienni.
 
La nuova location, nel centro di Atessa, ha coinvolto maggiormente il pubblico anche se gli spazi erano un po strettini.
 
Rispetto alla prima edizione i partecipanti sono aumentati, ma di margini per migliorare ce ne sono, soprattutto se il buon Giovanni Cinalli, che insieme agli altri si è prodigato senza risparmio imparerà a resistere a certe sirene che gli hanno probabilmente aumentato i costi portando poco o nulla in cambio.


 

Il 21 Settembre vi aspettiamo a Pratola Peligna

Mancano pochi giorni e cresce l’attesa per il via della12°edizione della Mezza Maratona dei tre Comuni, organizzata dal GAP, Gruppo Amatoriale Podistico di Pratola Peligna (AQ).L’importante manifestazione nella distanza di 21,097 km, esattamente misurati, è valida come Campionato Nazionale CSEN di specialità; per chi non è allenato ci sarà la non competitiva di km 10,e varie gare per ragazzi da zero a quindici anni. Sarà valida per il circuito Corrilabruzzo UISP trenta punti.
Gli iscritti sono già numerosi, e molte sono le chiamate per informazioni, quasi tutte fuori regione, di atleti che non hanno mai partecipato. Si ricorda che le iscrizioni si chiuderanno venerdì 20 settembre ore 22,00, ma ci si potrà iscrivere anche la domenica mattina fino alle ore 09,00 anche se con prezzo maggiorato.

Il percorso si snoderà su strade secondarie immerse nella natura, che porteranno gli atleti, da Pratola Peligna a toccare i Comuni di Prezza e Raiano e ritornare a Pratola Peligna,con l’ultimo km all’interno del centro storico.All’arrivo per gli atleti della mezza maratona, ci sarà la medaglia ricordo della manifestazione, ci si potrà rifocillare con un ottimo ristoro e ci saranno oltre agli spogliatoi, anche le docce.

Ricordiamo che tutti gli atleti che parteciperanno alla suddetta gara e hanno partecipato anche alla gara del maggio 2014, riceveranno un premio fedeltà.

Il programma completo, l’altimetria e la piantina dell’intera gara, oltre ai moduli per l’iscrizione per tutte le distanze individuali e di società, sono disponibili sul sito www.gap-pratola.it 

Corso per Arbitri di Calcio a 5

Il 12 e il 13 Aprile si terrà, in Via Luigi Polacchi 1 (Zona San Silvestro) a Pescara, il corso per Arbitri di Calcio a 5 CSEN. Il corso, rivolto a uomini e donne dai 18 anni in su, è gratuito. Per informazioni chiamare il 328.9571078 opure inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

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