Piccola Storia di una grande maratona
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- Categoria: Sospesi
- Creato Martedì, 31 Maggio 2011 18:13
- Scritto da Giovanna Sciorilli (Il Crampo)
Il 20 marzo 2011 si è svolta la 17a edizione della Maratona di Roma,l'evento sportivo italiano con il maggior numero di partecipanti. E i numeri sono veramente alti:12.596 gli atleti che hanno tagliato il traguardo,stabilendo un nuovo record di "arrivati"(il precedente risaliva al 2007);
in 100.000 hanno partecipato alla non-competitiva di 4 km, la cosiddetta RomaFun;circa 500 amici a "4 zampe" invece hanno preso parte alla prima edizione della Stracanina.
Tanti gli abruzzesi che si sono dati appuntamento nella capitale e tra questi c'ero anch'io, al seguito del coach Antonino Appugliese (Il Crampo),tour-leader di un autobus di 24 amici podisti appartenenti a varie società:Il Crampo, Tocco Runners, Fart Sport Francavilla, Runners Fontegrande Ortona, Atletica Fossacesia, Runners Chieti.
Tutti entusiasti ed ansiosi di correre, anche chi come me era alla prima esperienza con la maratona. Ed è così che durante il viaggio d'andata Coach Antonino ci invita a pronosticare proprio il nostro ordine di arrivo alla gara, dando vita ad un simpatico gioco che ha permesso di conoscerci meglio e divertirci.Tre buoni spesa, del valore complessivo di 100 euro, sono stati i premi messi in palio da Antonino per i vincitori di questa maxi schedina, spendibili presso il negozio Running Point di Lanciano di cui è titolare.
Più volte ho sentito definire quella di Roma come la "signora" o "regina"delle maratone e credo sia veramente così. Ai piedi del Colosseo, luogo della partenza, uno sciame di corridori di ogni età, sesso e lingua prende il suo posto. Credo che Roma sia anche la maratona più multietnica del mondo assieme a quella newyorkese. Guidata da Antonino, entro nel cancello e mi sento un piccola gladiatrice pronta a compiere la sua impresa. Mi guardo intorno e sono circondata dal mondo. Alle mie spalle un fiume umano di cui l'occhio non scorge la fine. Dal mio animo scompare ogni timore e cresce la felicità di occupare quello spazio, l'entusiasmo di esserci.
Vari elicotteri ronzano su di noi ad immortalare questo grandioso evento. E finalmente si parte. Saluto Antonino che essendo più veloce di me è costretto a lasciarmi, ma prima mi promette di apettarmi all'arrivo. Inizia la mia corsa, senza tempi stabiliti, con il solo obiettivo di arrivare.
Immenso il tifo e grande il sostegno degli spettatori al di là delle transenne. Quando il primo atleta,il keniano Chumba, taglia vittorioso il traguardo in 2h 8' e 44'' io sono intorno al 18° km. Sorrido perchè tutto va bene e perchè il paesaggio, quello di una Roma antica e moderna, ruba tutta la mia attenzione. Il mio passaggio davanti la basilica di S.Pietro avviene proprio mentre Papa Ratzinger benedice i fedeli e il mio sorriso si fa più grande.
Corro la mia prima maratona senza amici o conoscenti al mio fianco, ma non sono mai sola: rientro in un flusso indistinto di persone che corre e cammina. Dopo 5h, 24 minuti e una manciata di secondi giungo alla fine del percorso. Il cuore scoppia di gioia e il viso è inondato dalle lacrime. Come promesso Antonino è lì ad aspettarmi: ci abbracciamo, lui si congratula con me ed io con lui. Questa è la piccola storia di una grande maratona....